Rieti, la differenziata in centro con i cassonetti intelligenti

Raccolta rifiuti (foto d'Archivio)
di Giacomo Cavoli
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Domenica 10 Luglio 2022, 00:10

RIETI - Tre richieste di finanziamento avanzate attraverso i fondi del Pnrr per altrettanti progetti riguardanti la raccolta differenziata, la produzione di energia e il recupero dei rifiuti. E’ quanto ha messo in campo il settore Ambiente del Comune di Rieti alla cui guida, da poco più di una settimana, c’è il nuovo assessore Giuliano Sanesi, che ha così risposto all’interrogazione avanzata ieri dal Pd sul destino della raccolta differenziata in centro, rimasta la grande incompiuta nel territorio del capoluogo e dove va necessariamente trovata un’alternativa al classico porta a porta, reso difficile o addirittura impossibile dagli spazi angusti. 
«Per quanto riguarda l’attuazione della differenziata in centro storico, il Comune di Rieti ha richiesto un finanziamento attraverso i fondi del Pnrr per l’acquisto dei cassonetti intelligenti, in grado di separare i vari tipi di rifiuti e di superare il problema logistico», spiega Sanesi.

La novità. Cosa sono? In diverse regioni italiane, e anche nel Lazio, sono già all’opera: ai residenti viene infatti assegnata una scheda associata a una singola utenza Tari, che consente di interagire con il cassonetto per conferire ogni volta il singolo rifiuto, attuando così la differenziata ma con modalità logistica per certi versi simile a quella dell’indifferenziata, per superare il problema degli spazi angusti. 
Un cassonetto smart del quale esistono diverse versioni, da quelli in contatto con la centrale di raccolta fino ai modelli in grado di misurare la temperatura, l’umidità, il peso e il volume del materiale: resterà da vedere quali caratteristiche possiederanno quelli utilizzati per il centro storico cittadino. «In campo c’è anche la richiesta di finanziamento con i fondi Pnrr per altri due progetti - prosegue Sanesi. - Il primo riguarda la creazione di un’area attrezzata, nei pressi del centro di Casapenta, che consenta di utilizzare l’attività dei batteri anaerobi che compongono i rifiuti organici per produrre sia fertilizzanti che gas metano da inviare all’interno delle tubature.

L’altro - conclude il neo-assessore all’Ambiente - è invece l’opportunità di dare vita ad un secondo centro, nei pressi della sede Asm di via Donatori di Sangue, per il recupero della plastica, della carta e dei rifiuti ingombranti». Nel frattempo, buon lavoro.

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