Rieti, studentessa universitaria sabina ha il bonus trasporti ma è impossibile ottenere l’agevolazione

Un treno alla stazione Tiburtina di Roma (foto d'Archivio)
di Raffaella Di Claudio
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 00:10

RIETI - Per i pendolari sabini, neanche usufruire delle agevolazioni è semplice. Anzi, per Sabrina, studentessa residente a Montopoli di Sabina, iscritta al primo anno di Ingegneria meccanica all’università La Sapienza di Roma, il bonus trasporti di 60 euro per il mese di ottobre, regolarmente ottenuto secondo la procedura prevista dal sito del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, è inutilizzabile.

La vicenda. Pensato per aiutare studenti e famiglie ad ammortizzare i costi della mobilità, il bonus è rimasto intrappolato in un sistema di vasi burocratici non comunicanti, in cui nessuno riesce a trovare una soluzione. «Ci siamo collegati al sito - racconta il papà, il signor Franco, lettore de Il Messaggero, che ha deciso di rendere pubblico il disservizio di cui è vittima la figlia. - Abbiamo seguito le istruzioni e, nell’indicare il gestore dove spendere il bonus, abbiamo scelto, tra le opzioni presenti, Trenitalia.

Abbiamo fatto questa scelta in virtù del fatto che quotidianamente mia figlia, per recarsi all’università, utilizza per 50 chilometri circa il treno, partendo dalla stazione di Fara Sabina o da quella di Poggio Mirteto, e per tre chilometri il bus Atac. Abbiamo quindi inserito il gestore dominante che, insieme a Cotral e Atac, fa parte del consorzio Metrebus». E fin qui il discorso non fa una piega. Ma una volta usciti dalla realtà virtuale del sito internet e scesi nella realtà, sono iniziati i problemi. «Con la documentazione - prosegue il signor Franco - mia figlia si è recata alla biglietteria Trenitalia nella stazione Tiburtina. Pensava di dover ritirare la tessera, invece le è stato comunicato che in quella sede non vengono rilasciati abbonamenti Metrebus. Già questo, considerato il fatto che la stazione è strategica per tutto il quadrante di Roma nord-est, è paradossale, ma il peggio deve ancora arrivare. A quel punto, le viene detto di recarsi alla biglietteria Atac, luogo deputato al rilascio degli abbonamenti». Problema risolto, quindi? «Neanche per sogno - prosegue il cittadino. - Quando ha raggiunto l’ufficio Atac, gli operatori le hanno comunicato che per godere del bonus doveva essere in possesso di un abbonamento, acquistabile in quell’ufficio, ma a quel punto, avendo indicato nella richiesta del bonus il gestore Trenitalia, Atac non avrebbe potuto applicare lo sconto di 60 euro».

Gli esiti. Morale della favola? «Abbiamo il bonus, ma non possiamo utilizzarlo e siamo costretti a rinunciarci, cosa davvero ingiusta. E questo perché il gestore, nonostante faccia parte dello stesso consorzio, non eroga abbonamenti Metrebus. Ci hanno pure suggerito - prosegue Franco - di modificare il modulo, cambiando il nome del gestore, ma non si può fare. È stato anche inutile chiedere informazioni al numero 892021, che ha sempre squillato a vuoto». Insomma il bonus c’è, ma non si vede e Sabrina se vuole andare all’università deve pagare l’abbonamento a prezzo pieno o fare come sta facendo dall’inizio del mese, cioè viaggiare a 9,30 euro al giorno, tanto costa il biglietto quotidiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA