“LATTE DOLCE AMBIENTE SANO”
“Sono decisamente un giocatore fisico - ha spiegato all’ufficio stampa del Latte Dolce - ho scelto questa società perché mi piace vivere in ambienti sani e lavorare bene. A questa società dovrò dare tutto me stesso, mettermi a disposizione della squadra e del club. Bel posto. Amo la Sardegna, in tutto e per tutto – rivela Patacchiola, che continua - La serie D da anni ormai è una sorta di ex C2. Ci sono squadre importanti, il nostro girone è molto equilibrato, molto duro da affrontare. Ieri per la prima volta mi sono allenato con i ragazzi, vedo una squadra motivata e concentrata, determinata a fare bene. No, non ho mai avuto il piacere di giocare con nessuno di loro prima. Anche con mister Paba lavoro per la prima volta”. Su Patacchiola faceva pressing anche il Castiadas, in Eccellenza.
LA STORIA DI PATACCHIOLA
Simone Patacchiola ha giocato tre anni nella Primavera della Sampdoria. Poi ho indossato le maglie di Prato (C1), Alessandria (C2), Portogruaro (C1), Castiglione (C2), Selargius (D), Rieti (D) e Vis Subiaco (Lega Pro). Prima di arrivare a Sassari ha vestito i colori del Madrepietra Daunia, serie D girone H (lo stesso del Trastevere di Pirozzi). Il calcio sardo? “Come detto ho giocato nel Selargius: una piccola parentesi di cinque mesi durante la quale ho incontrato l’Olbia e l’Arzachena, team che oggi è nel nostro stesso girone” ha detto Patacchiola, che domenica tornerà nella sua città e in quello che una volta era il suo stadio, sostenuto da tanti amici e parenti.
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