RIETI - Formazione e degustazione al birrificio “Birra del Borgo” di Borgorose. Una dozzina i curiosi e gli appassionati della bevanda che hanno aderito agli eventi informativi “Off Topic”, organizzati nello stabilimento della piana di Spedino. Un’idea maturata per la prima volta nella storia dell’azienda e nata per conoscere, formare e coinvolgere gli utenti. «La finalità degli incontri - spiega l’amministratore delegato Giampaolo Marchi - uno sul luppolo, uno sui cereali e l’ultimo sui lieviti, è di riattivare le attività del birrificio interrotte per il Covid, nonché creare occasioni di divulgazione per clienti, amatori o addetti ai lavori». Tra loro ci sono Silvia e Riccardo, arrivati da Roma: «Come appassionati, volevamo capire un po’ meglio come viene prodotto quello che ci piace». Saliti in cattedra per illustrare le qualità organolettiche del prodotto, la trafila di produzione e le modalità per gustarla, gli stessi dipendenti dello stabilimento. Venticinque in tutto, i lavoratori del birrificio di Borgorose, per due terzi originari del posto e giovani, con età media di circa 35 anni. «Ci piace il rapporto con le persone, amiamo parlare del nostro lavoro e spiegare che la nostra azienda è viva e florida. Ripartiremo l’anno prossimo con gli eventi, i tour guidati, con un entusiasmo maggiore di prima», spiega Marchi. Di fianco, aperto tutti i giorni da ora di pranzo a cena ben inoltrata, “Il bancone”, unico dei tre locali a marchio Birra del Borgo rimasto in vita, dopo la chiusura dei due ristoranti romani dovuta alla tornata di licenziamenti di fine marzo.
I passaggi
Una bufera che qui sembra essere passata senza particolari danni, se non quelli dovuti al difficile momento storico: «Qui sono state toccate solo due persone relative alla parte commerciale, poiché di fatto non esiste il più il commerciale diretto.