Rieti, incontro ad Ascoli Piceno
per la Ac di Rieti

Il gruppo
di Fabiana Battisti
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Lunedì 3 Giugno 2019, 18:27
RIETI - Quale migliore scelta per l'Acr di Rieti se non quella di partire, in occasione della Festa degli Incontri? Salire su di un pullman e uscire con famiglie, giovani e bambini significa provare a cambiare per andare verso qualcun altro, ma chi? Ecco, il 2 giugno l'Acr ha provato a farlo. Si è data appuntamento allo stadio e all'alba è partita con un gruppo di 50 persone, in testa la presidente diocesana Silvia Di Donna seguita da adulti, giovani e bambini in direzione Ascoli Piceno. Unico l'intento: l'incontro. Ed incontro è stato, prima di tutto con un'altra Ac, quella della parrocchia di San Marcello, già conosciuta insieme alla parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa in Stella
durante il campo educatori tenutosi nel settembre scorso proprio a Rieti. L'Ac di San Marcello ha accolto il gruppo reatino spalancando porte e braccia, con striscioni di benvenuto, bans, musica in stile acr e una ricca colazione. È stata però la condivisione della messa domenicale, concelebrata dall'assistente acr don Roberto D'Ammando, ad unire ancora di più in una famiglia le due realtà, che successivamente hanno seduto alla stessa tavola per consumare insieme il pranzo offerto dalla stessa parrocchia, con la presenza del Vescovo di Ascoli Giovanni D'Ercole. Ma il viaggio dell'Acr di Rieti non è terminato qui, famiglie e ragazzi infatti hanno proseguito nel primo pomeriggio alla volta del mare. La vocazione d'incontro della giornata di Festa ha di fatto avuto seguito in una dimensione più interna al gruppo, ovvero nei rapporti riscoperti o nati tra adulti e bambini nel corso della trasferta e sulla spiaggia. Con il favore del sole dal mattino fino a sera, nonostante le previsioni di pioggia, il gruppo ha potuto assistere ed assecondare l'euforia dei più piccoli, che a Villa Rosa nel loro primo giorno di mare si sono dati a tuffi, castelli di sabbia e sabbiature. Nella giornata,  voluta dalle consigliere ed equipe ACR diocesane, la prima scottatura per tutti i partecipanti ha lasciato il segno, perché ha permesso di riassaporare quanto sia prezioso, benefico e ricco il tempo speso per stare con gli altri.
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