L’attacco arriva poco dopo la fine del Tg regionale delle 14, via facebook: “Sono stato oscurato, perché noi siamo una forza senza partito. Posso capire le scelte dei giornali ma non lo accetto se a farlo sia la tv di Stato, a fare figli e figliastri”. Pirozzi lascia intendere di essere stato lasciato fuori dagli spazi elettorali della TgR ma solo due giorni fa era in onda con gli altri candidati alla presidenza della Regione a parlare di sanità: “Mi hanno detto che di me hanno parlato troppo prima e che devono compensare”.
LA RISPOSTA DELLA RAI
Alla Rai l’attacco di Pirozzi ha avuto l’effetto di un pugno nello stomaco: “Dopo tutto lo spazio che gli è stato dato per il terremoto questo è il ringraziamento?”, il commento più benevolo.
L'ATTACCO A MELILLI
A Pirozzi l’intervento pomeridiano su Facebook serve però anche per mandare un messaggio “in patria”: “Una parte di Rieti non mi ama. Rieti è una città straordinaria ma molto politicizzata. Mi si accusa di non essere presente ad Amatrice: se non ci sono io c’è la vice sindaco e gli altri amministratori a mandare avanti il Comune”, si difende.
Poi l’attacco, anche qui a freddo, a Fabio Melilli: “Il buon Fabio Melilli pensi a fare il deputato: da segretario regionale del Pd, non l’ho mai avuto al mio fianco nelle battaglie per il territorio. Fabio stai manzo, ad Amatrice ci pensa Sergio Pirozzi, oggi come sindaco, domani come presidente della Regione”.
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