RIETI - Dopo un tira e molla che durava da almeno due anni, Comune di Rieti e Rete ferroviaria italiana hanno firmato la convenzione che sancisce l’avvio dello studio di fattibilità tecnico-economica per l’adeguamento del sottopasso di via Fundania e la soppressione di dieci passaggi a livello tra il capoluogo e le frazioni comunali, fra cui anche quello di viale Maraini che da due anni accende le proteste dei contrari alla realizzazione del sottopasso. La firma sull’accordo è arrivata ieri, dopo che già lo scorso 8 settembre Il Messaggero aveva anticipato la risoluzione della diatriba fra Palazzo di Città e Rfi su chi dovesse occuparsi dell’individuazione delle strade complanari da disegnare una volta scelto quali passaggi a livello sopprimere, intervenendo anche su eventuali necessità di esproprio di terreni privati sui quali potrebbero essere disegnate le nuove strade.
Alla fine, ad individuare strade alternative rispetto ai passaggi a livello soppressi e a provvedere economicamente ad eventuali espropri di aree private sarà Rfi, che sul piatto ha messo 6 milioni e 700 mila euro per realizzare la soppressione dei dieci passaggi a livello: quindi, 670 mila euro disponibili per ogni intervento.
Le novità. Risolto il nodo su chi dovesse pagare per effettuare gli espropri, Comune e Rfi hanno rivisto anche la composizione della convenzione, che a maggio era stata suddivisa in due tronconi, il primo da firmare per avviare subito le prime soppressioni e il secondo per iniziare gli studi di fattibilità dei successivi progetti.
Le soppressioni. La nuova convenzione firmata ieri prevede invece un unico studio, ma nella sostanza cambia poco: dalla soppressione di otto passaggi a livello si passa a dieci, includendo quelli già noti tra Piani Sant’Elia, Piani Poggio Fidoni, i due presenti a Valle Oracola e a via Angelo Maria Ricci a Rieti. Raddoppiano anche i sottopassi che, oltre a quello contestatissimo di viale Maraini, prevedono ora anche un sottopasso ciclopedonale tra via Molino della Salce e via dei Flavi, con traffico veicolare dirottato verso viale Maraini e verso il sottopasso di via Fundania.
A non essere conteggiato come soppressione, ma presente comunque nella nuova convenzione, è infatti anche il rifacimento del sottopasso di via Fundania, che consentirebbe di far transitare i mezzi pesanti più voluminosi, riducendo così larghezza e lunghezza del sottopasso di viale Maraini, opera così fortemente detestata da molti che nel corso degli ultimi due anni ha portato anche alla nascita di un movimento di cittadini contrari.