LA STORIA
«Venerdì scorso, intorno alle 22 - racconta il nostro eroe - avevo bisogno di un intervento o sopralluogo dei vigili urbani, per un problema di differenziata. Ho composto il numero del comando, lo 0746-287220. L’ho fatto più volte ma l’esito delle chiamate è stato sempre lo stesso: dopo qualche squillo, la chiamata è stata dirottata a una voce registrata che, dopo avermi augurato il buongiorno, nonostante fossero le dieci di sera, mi rendeva edotto sugli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali e, giustamente, mi raccomandava anche di contattare il centralino per eventuali appuntamenti. Bene, fin qui nulla da eccepire, anche se personalmente non intendevo conoscere né gli orari di apertura degli uffici municipali né quello della operatività degli operatori del centralino. Il vero problema è che, al termine del messaggio registrato, scatta la presa in giro per l’utente, per il cittadino, per chi ha la disavventura di imbattersi nei nostrani vigili urbani in orari non di ufficio».
IL DISCO «ROTTO»
Ovvero? «La voce femminile, chissà se appartenga ad una vigilessa, avverte testualmente lo sprovveduto come me che «per comunicazioni urgenti di sicurezza pubblica potete rivolgervi al comando della Polizia Municipale al numero 0746-287220». Che, in fin dei conti, è il numero che ho composto dall’inizio dell’avventura. Pe rla cronaca alle ore 22.04, 22.08, 22.09, 22.11, 22.27, 22.28, 22.30: gli ultimi tre tentativi sono stati fatti, lo ammetto, per trascrivere testualmente il messaggio sopra riportato. Dopo l’ultima, disperata chiamata - alle 22.50 - ho rinunciato». Toc, toc: c’è qualcuno in linea?
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