«Voglio dire che non ci sono polemiche, nessuno di noi non soltanto non nega a Romano Prodi in primis, al governo di Romano Prodi l'importanza straordinaria che ha avuto mica solo per Expo ma anche per Expo, e che certe polemiche sono incomprensibili ma è bene avere l'occasione per chiarirle se serve», ha sottolineato Renzi.
«Noi non saremo mai come quelli che passano il tempo a vomitare odio», ha poi sottolineato il premier a un incontro elettorale per sostenere la compagna del candiato sindaco di Venezia del Pd, Felice Casson a Mestre. «Alcuni di quelli che urlavano Roma ladrona - ha aggiunto accompagnato da un applauso del pubblico - quando sono arrivati a Roma si sono trovati bene».
«Domenica tra Venezia, Modena, Bologna, Milano. L'Italia è più forte di chi dice solo e sempre no», ha poi scritto su Twitter Renzi.
«Noi a Roma continueremo nel bene e nel male. Possono mandarci a casa ma non possono fermarci», ha insistito Renzi. «Il futuro - ha proseguito - può essere meglio del passato. E lo si può dire anche a Venezia. Non è arroganza» ha concluso il premier.
«Abbiamo sì qualche occasione perduta dietro di noi, ma abbiamo anche tante possibilità. Anche questa manifestazione è uno stimolo al Paese. Noi ormai siamo divisi tra quelli che pensano che questo sia un paese finito e quelli che credono che l'Italia sia comunque un paese infinito che riesce a stupirci e sorprenderci», ha detto ancora il premier.
«In campagna elettorale bisognerebbe parlare poco e andare nel merito, fare proposte concrete, come sta facendo Felice Casson, fare come Alessandra Moretti che si è dimessa», ha proseguito il premier. «Ci sono tanti europarlamentari che vediamo sempre in tv e che invece di avere la felpa Bruxelles o Strasburgo - ha continuato - hanno la felpa dei comuni che visitano. Non bisogna stare troppo a parlare».