Secondo l'accusa, l'attività dei vertici dell'Udeur in Campania era finalizzata «alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, e soprattutto all'acquisizione del controllo delle attività pubbliche di concorso per il reclutamento di personale e gare pubbliche per appalti ed acquisizioni di beni e servizi bandite da Enti territoriali campani, Aziende sanitarie e Agenzie regionali, attraverso la realizzazione di numerosi reati».
In un primo momento l'accusa di associazione a delinquere era caduta e Mastella e i suoi coimputati erano stati rinviati a giudizio solo per altri reati. Tuttavia la Procura aveva fatto ricorso per Cassazione che, condividendone le valutazioni, avevano annullato quella parte della sentenza, disponendo una nuova udienza preliminare.
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