Grillo: Napolitano stia attento o rischia vilipendio

Grillo: Napolitano stia attento o rischia vilipendio
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Dicembre 2014, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 19:11
«Napolitano deve stare molto attento rischia che lo denunciamo per vilipendio del Movimento». Così Beppe Grillo lasciando il Senato ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole sull'antipolitica del capo dello Stato.



«Elezioni? Non so che vuole fare Renzi ma noi vorremmo capire: si sente dire che le elezioni nel Lazio sono state truccate.. e chi vi dice che non sono state truccate anche le europee? Io me lo ricordo quel momento lì», dice ancora Grillo.



«Il Pd diceva che era contento a prendere un punto in più di noi.. ci davano per vincenti.. hanno scommesso sul calo della borsa se vincevamo..», afferma ancora il leader M5s che precisa: «Io non faccio accuse ma c'è un punto: il passaggio dei dati elettorali dal cartaceo al digitale: a gestirli era società Soros».



Per Roma «bisogna andare oltre lo scioglimento, bisogna andare verso la disintegrazione! E poi bisogna mettere lì pro-tempore una persona votata a noi a garanzia, anche perchè siamo gli unici che non ci entriamo in questa storia», continua Grillo che auspica lo scioglimento del Comune di Roma e, a proposito del nome che dovrebbe andare «non dico a commissariare, perché mi pare brutto», ma a gestire questa fase di passaggio, propone: «Lo voterà la rete e sarà una persona che potrà fare le veci di Alice nel Paese delle Meraviglie».



«La parola mafia ci depista. Ci ricorda qualcosa che non c'è più. Oggi un'associazione mafiosa è fatta da professionisti, politici, magistrati, poliziotti, il mafioso non c'è neanche», insiste Grillo parlando delle inchieste a Roma. «Adesso dicono che daranno i nomi.. perché le mafie si sono incazzate.. quando a Palermo dicevo della mafia non avevo scoperto nulla di nuovo».



«Ho appena letto le intercettazioni di Carminati e Buzzi che parlano di me: Mafia Capitale ha paura di noi. Del Pd no», scrive poi su Twitter il leader di M5S.



«Non sono un dittatore: vengo qui tre quattro volte l'anno e sono impressionato dal clima che c'è qua dentro dove il concetto di democrazia e libertà non esiste più. Voi lo sapete bene che cosa è Renzi. Anche voi giornalisti lo sapete e me lo dite quando venite a parlarmi nell'orecchio», sostiene poi Grillo.



Non è mancata poi la consueta tirata contro i giornalisti che non esistono più. Come professione. Per la precisione, il leader M5S, in un passaggio del suo intervento, si è lamentato del genere di

domande che gli vengono rivolte: «Mi rincorrono davanti a casa mia - afferma - e mi chiedono se sono depresso, se sono stanco. Cari giornalisti, da oggi qualsiasi cosa mi chiediate vi risponderò in modo che il vostro editore sia contento».



«Mi dispiace dirvelo - aggiunge- ma la professione del giornalista non c'è più, forse non c'è mai stata». Il leader M5S fa riferimento alla necessità dello spirito critico, che oggi si formerebbe soprattutto grazie al web: «Gli editori ormai sono ragazzini di 17 anni...», continua, riferendosi a chi opera e pubblica direttamente on line.



Nessun rischio di espulsione dal Movimento 5 Stelle per il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. È quanto assicura poi Grillo. «Più che correnti ostili abbiamo degli spifferi», dice Grill. «Obama, Putin, hanno correnti ostili interne...», ironizza il leader M5s.