«Elezioni? Non so che vuole fare Renzi ma noi vorremmo capire: si sente dire che le elezioni nel Lazio sono state truccate.. e chi vi dice che non sono state truccate anche le europee? Io me lo ricordo quel momento lì», dice ancora Grillo.
«Il Pd diceva che era contento a prendere un punto in più di noi.. ci davano per vincenti.. hanno scommesso sul calo della borsa se vincevamo..», afferma ancora il leader M5s che precisa: «Io non faccio accuse ma c'è un punto: il passaggio dei dati elettorali dal cartaceo al digitale: a gestirli era società Soros».
Per Roma «bisogna andare oltre lo scioglimento, bisogna andare verso la disintegrazione! E poi bisogna mettere lì pro-tempore una persona votata a noi a garanzia, anche perchè siamo gli unici che non ci entriamo in questa storia», continua Grillo che auspica lo scioglimento del Comune di Roma e, a proposito del nome che dovrebbe andare «non dico a commissariare, perché mi pare brutto», ma a gestire questa fase di passaggio, propone: «Lo voterà la rete e sarà una persona che potrà fare le veci di Alice nel Paese delle Meraviglie».
«La parola mafia ci depista. Ci ricorda qualcosa che non c'è più. Oggi un'associazione mafiosa è fatta da professionisti, politici, magistrati, poliziotti, il mafioso non c'è neanche», insiste Grillo parlando delle inchieste a Roma. «Adesso dicono che daranno i nomi.. perché le mafie si sono incazzate.. quando a Palermo dicevo della mafia non avevo scoperto nulla di nuovo».
«Ho appena letto le intercettazioni di Carminati e Buzzi che parlano di me: Mafia Capitale ha paura di noi. Del Pd no», scrive poi su Twitter il leader di M5S.
«Non sono un dittatore: vengo qui tre quattro volte l'anno e sono impressionato dal clima che c'è qua dentro dove il concetto di democrazia e libertà non esiste più. Voi lo sapete bene che cosa è Renzi. Anche voi giornalisti lo sapete e me lo dite quando venite a parlarmi nell'orecchio», sostiene poi Grillo.
Non è mancata poi la consueta tirata contro i giornalisti che non esistono più. Come professione. Per la precisione, il leader M5S, in un passaggio del suo intervento, si è lamentato del genere di
domande che gli vengono rivolte: «Mi rincorrono davanti a casa mia - afferma - e mi chiedono se sono depresso, se sono stanco. Cari giornalisti, da oggi qualsiasi cosa mi chiediate vi risponderò in modo che il vostro editore sia contento».
«Mi dispiace dirvelo - aggiunge- ma la professione del giornalista non c'è più, forse non c'è mai stata». Il leader M5S fa riferimento alla necessità dello spirito critico, che oggi si formerebbe soprattutto grazie al web: «Gli editori ormai sono ragazzini di 17 anni...», continua, riferendosi a chi opera e pubblica direttamente on line.
Nessun rischio di espulsione dal Movimento 5 Stelle per il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. È quanto assicura poi Grillo. «Più che correnti ostili abbiamo degli spifferi», dice Grill. «Obama, Putin, hanno correnti ostili interne...», ironizza il leader M5s.