CASTELFRANCO (TREVISO) - Due giovani studenti di Scienze alimentari dell’Università di Padova vincono Ecotrophelia Italia, il concorso della eco-innovazione nei prodotti alimentari industriali, aggiudicandosi la partecipazione alla finale internazionale Ecotrophelia Europe 2023 a Colonia. Alice Petucco e Stefano Benetton hanno conquistato il primo premio con “Ice Cricket”, un gelato a base di acqua con polvere di grillo al gusto cioccolato. La 13esima edizione di Ecotrophelia Italia, un concorso nato dall’idea di limitare l’impatto ambientale dei processi di produzione e di favorire il riciclo dei sottoprodotti industriali, si è svolta a Roma il 12 giugno e ha visto la partecipazione di 8 squadre provenienti da tutta la penisola. Negli anni la competizione ha visto il coinvolgimento di ben 18 università, 7 Its, oltre 70 squadre e più di 400 studenti fortemente motivati.
PRIMO PREMIO «Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo importante riconoscimento, che è una conferma delle conoscenze e delle abilità che abbiamo sviluppato in questi anni di studio - spiegano Petucco e Benetton, già in possesso di una laurea triennale e ora studenti magistrali di Scienze e tecnologie alimentari al dipartimento Dafnae dell’Università di Padova - Sarà un grande onore rappresentare l’Italia alla fase europea di questo concorso».
Cibo a base di insetti, in Ue 400 milioni di consumatori. Gli esperti: «Valore nutrizionale ottimo»
Petucco e Benetton hanno collaborato con l’azienda Bravo Spa di Montecchio di Vicenza, che ha messo a loro disposizione gli impianti di gelateria. Il loro “Ice Cricket” è il primo dessert in Europa realizzato con l’aggiunta di polvere parzialmente sgrassata di grillo, dalla quale provengono gli elementi nutrizionali come proteine e grassi. La quantità di proteine nel prodotto finale è tale da meritare il claim nutrizionale “fonte di proteine” sull’etichetta, e l’assenza di latte lo rende adatto alle persone intolleranti al lattosio. C’è da aggiungere anche che l’utilizzo di farina di grillo, rispetto al latte, richiede l’uso di meno risorse naturali (come il consumo di acqua e terra) e limita l’emissione di gas serra: si tratta quindi di un gelato avveniristico e sostenibile, con cui il futuro è servito a tavola.