Guantanamo, gli Usa chiedono aiuto al Papa per trovare soluzioni alternative

Guantanamo, gli Usa chiedono aiuto al Papa per trovare soluzioni alternative
di Franca Giansoldati
1 Minuto di Lettura
Lunedì 15 Dicembre 2014, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 14:32
Gli Usa chiedono aiuto al Vaticano per risolvere il pasticcio di Guantanamo, il supercarcere dove sono ancora rinchiusi una settantina di terroristi islamici, detenuti in condizioni durissime, senza avere mai avuto alcun processo.



Servono “soluzioni umanitarie adeguate” ma siccome nessun Paese vuole accogliere questi detenuti il segretario di Stato John Kerry ha espresso il desiderio che "la Santa Sede favorisca" la strada, facendo leva sul suo potere di moral suasion presso diversi Paesi cattolici, tra cui la Spagna. Kerry ha affrontato la questione nel corso di un incontro incontro di oltre un'ora avvenuto stamane in Vaticano con il cardinale Pietro Parolin.



E' la seconda volta che il porporato riceve il capo della diplomazia statunitense. Nel primo incontro, a gennaio di quest'anno, Kerry e Parolin parlarono di Medio oriente, e Siria in particolare, Africa, e nello specifico il ruolo della Chiesa in Sud Sudan, ma anche di Cuba e del ruolo dei cattolici negli Stati Uniti. In particolare Kerry informò la Santa sede sulla avanzata dell’Isis, sui suoi rapporti internazionali, sul commercio di armi. Il tema mediorientale ha fatto capolino anche nel corso di questa udienza. Il Vaticano ha voluto essere informato sulla possibilità di far riprendere i negoziati tra israeliani e palestinesi. Infine hanno toccato la questione dell’Ucraina e dell’epidemia di Ebola.



Domani, Parolin riceverà Nicolas Hulot, inviato speciale del Presidente della Repubblica francese Francois Hollande, in vista della prossima conferenza sui cambiamenti climatici che si svolgerà a Parigi nel 2015.
© RIPRODUZIONE RISERVATA