La produzione vitivinicola di 20mila aziende agricole e 450 cantine del Lazio è a rischio a causa della peronospora viticola, un fungo patogeno che può portare gravi danni e compromettere la qualità della vite, quindi un forte calo dei volumi di raccolta. Tale malattia ha attaccato e indebolito anche le piante vinicole del Lazio in seguito alle piogge intense e inaspettate di maggio e giugno. Diversi Comuni si stanno attivando per aiutare gli operatori: Latina, Aprilia, Sermoneta faranno da tramite con la Regione Lazio per chiedere fondi utili a mitigare il danno economico subìto dai viticoltori.
Latina si è stretta intorno ai produttori pontini. La Sindaca Matilde Celentano ha ricevuto infatti i rappresentanti delle cantine Montoro, Villa Gianna, Giangirolami, Santa Maria e I pampini. A rischio sono soprattutto i vitigni locali di Merlot, Abuoto, Sangiovese, Trebbiano e Malvasia: urgente perciò avviare la pratica per dichiarare lo stato di calamità naturale. Sarà compito del Comune raccogliere e far avere all'ente regionale le istanze per illustrare i danni.«Il rischio ha dichiarato Gianluca Giannini in rappresentanza dei viticoltori pontini - è quello di un dissesto finanziario per molte aziende, che vedranno sfumare i loro raccolti e di conseguenza i loro redditi, a causa dell'impossibilità di vendere uva e di produrre vino. Preoccupa anche la possibile riconversione dei terreni e l'abbandono di quelli non proficui». L'istanza potrà essere compilata e inviata, allegando copia di un documento di identità, all'indirizzo pec protocollo@pec.comune.latina.it, fino al 14 agosto.
APRILIA E SERMONETA
Anche sul sito istituzionale del Comune di Aprilia è possibile scaricare la modulistica necessaria per denunciare lo stato di calamità naturale. Il modulo compilato dovrà essere trasmesso via pec all'indirizzo agricoltura@pec.comune.aprilia.lt.it. Anche l'amministrazione comunale di Sermoneta si è rivolta alla Regione: «Salvaguardiamo i nostri vigneti, che si stanno attestando come vere eccellenze», commenta la Sindaca Giuseppina Giovannoli.© RIPRODUZIONE RISERVATA