Grecia, oltre metà di Syriza contro l'accordo. Si dimette il viceministro delle Finanze

Grecia, oltre metà di Syriza contro l'accordo. Si dimette il viceministro delle Finanze
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Mercoledì 15 Luglio 2015, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 16:15
Ben 109 membri del comitato centrale di Syriza su 201 si sono detti contro l'accordo stipulato dal premier Alexis Tsipras con l'eurozona. Lo riporta Kathimerini online.



«Il 12 luglio a Bruxelles è stato compiuto un colpo di stato che prova che l'intento dei vertici dell'Europa era quello di annichilire in modo esemplare un popolo, colpevole di aver immaginato un altro percorso alternativo a quello neoliberista dell'austerità estrema. Un colpo di stato che va contro ogni concetto di democrazia e sovranità popolare». Così recita il documento approvato dai "dissidenti" della direzione di Syriza pubblicato da Kathimerini.



Alexis Tsipras ha dunque lanciato il guanto di sfida al gruppo parlamentare di Syriza, dicendo ai suoi deputati: «Se qualcuno ha una soluzione alternativa, me la dica». Lo scrive il Guardian da Atene, sottolineando che il premier è stato accolto alla riunione da un grande applauso «segno - dice il giornale - che la sua richiesta di appoggio potrebbe funzionare». Altro segnale: Zoe Konstantopoulou, la presidente del parlamento e voce critica verso l'accordo, è corsa ad abbracciarlo.



Le dimissioni. Il vice ministro greco delle Finanze Nantia Valavani ha annunciato oggi le sue dimissioni con una lettera al primo ministro Alexis Tsipras nella quale esprime dubbi sul nuovo accordo raggiunto tra Atene e i creditori internazionali della Grecia sostenendo che con esso la Germania intende «umiliare completamente il governo e il paese».



Nella sua missiva Valavani sottolinea che l'intenzione (del governo di Berlino) è che l'attuale governo approvi le nuove misure di austerità, solo per cadere in un secondo tempo e essere sostituito da un governo di «volenterosi».
Inoltre, Valavani afferma che la «capitolazione» concordata dal governo greco non consente alcuna prospettiva per una ripresa e che «questa soluzione particolare, che viene eseguita in modo così deprimente, non è una soluzione sostenibile». Il ministro uscente conclude la sua lettera ringraziando il premier Alexis Tsipras per l'opportunità offertale ed esprimendo la speranza che «la lotta» proseguirà.




Si è dimesso anche il Segretario Generale del Ministero dell'Economia, delle Infrastrutture, Marina e Turismo Manos Manousakis. In una lettera riportata dal sito iEfimerida.gr, indirizzata al premier Alexis Tispras ed al ministro dell'Economia Giorgos Stathakis, il responsabile afferma che «la politica del governo espressa nel disegno di legge "Disposizioni urgenti per il negoziato e la conclusione di un accordo con l'Esm" rende impossibile la mia permanenza in questa posizione».
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