Caso video a Frosinone, l'assessore Sardellitti si dimette: «Troppe tensioni, non mi riconosco più nella squadra amministrativa»

Qualcuno in maggioranza forse aveva già pronta la richiesta di sfiducia

L'ex assessore Alessandra Sardellitti
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Sabato 16 Marzo 2024, 16:14

Il caso del video dell'omicidio, ripreso dalle telecamere del Comune, finito sul web sta innescando una serie di reazioni a catena. Dopo le dimissioni del componente dello staff del sindaco, ora arrivano anche quelle dell'assessore Alessandra Sardellitti che aveva la delega alla Smart city e quindi competente anche sulla videosorveglianza cittadina. La Sardellitti ha annunciato la decisione di uscire dalla giunta in una lettera inviata al sindaco Riccardo Mastrangeli. Il suo nome, dopo il caso del video, era finito sulla graticola in quanto assessore al ramo. Secondo alcuni voci qualcuno in maggioranza aveva già pronta la richiesta di sfiducia. 

La Sardellitti, nella missiva al sindaco, non fa cenno alla  vicenda del video se non in un passaggio in cui ringrazia gli addetti del Ced, l'ufficio che si occupa dei servizi informatici e della videosorveglianza.

Parla di uno di loro scrivendo che si tratta di una «persona squisita, sempre disponibile, che in un momento di grande difficoltà personale, per il lutto avvenuto qualche mese fa, si è ingiustamente trovato al centro di una bufera per la quale sta pagando, a mio avviso, un prezzo troppo grande per una colpa non certamente sua». 

Poi l'ex assessore parla delle tensioni in maggioranza: «Purtroppo, sono mesi in cui non riesco, probabilmente per mia colpa, a riconoscermi in una squadra amministrativa. Penso che le tensioni e i malumori non siano d’aiuto alla realizzazione del sostanzioso programma amministrativo che deve essere portato avanti. E mi auguro  che con le mie dimissioni, possa tornare una maggiore serenità di cui la città ha assolutamente bisogno».

La Sardellitti, alle scorse elezioni amministrative, aveva sostenuto la candidatura a sindaco di  Mauro Vicano. Entrò poi in maggioranza grazie a un patto siglato alla vigilia del ballottaggio tra Mastrangeli e lo stesso Vicano.

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