La riforma viene incontro anche all'esigenza di far fronte alla carenza di personale. In Giappone ci sono pochi immigrati, un basso tasso di natalità e non ci sono abbastanza giovani per sostituire i più anziani al lavoro. Lo stesso sta succedendo anche nel settore privato. Nel paese un anziano su cinque continua a lavorare, anche perché spesso non ha scelta. Il 19% degli anziani è sotto la soglia di povertà, un tasso record tra i paesi industrializzati.
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