Medio Oriente, partita tregua di 72 ore Israele: ritiro totale da Gaza completato. «Abbiamo distrutto tutti i tunnel»

Medio Oriente, partita tregua di 72 ore Israele: ritiro totale da Gaza completato. «Abbiamo distrutto tutti i tunnel»
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Martedì 5 Agosto 2014, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 08:50

E' entrata in vigore alle 8 ora locale (le 7 in Italia) la tregua umanitaria di 72 ore accettata da Israele su proposta dell'Egitto, che luned al Cairo ha ospitato colloqui con delegazioni dell'Autorit palestinese e di Hamas.

La comunicazione giunge dopo che le autorità di Gerusalemme hanno annunciato il ritiro totale dopo aver distrutto tutti i tunnel utilizzati da Hamas per sferrare attacchi. Un alto comandante afferma che un piccolo contingente rimarrà vicino al confine, nel caso Hamas rompesse il cessate il fuoco.

Nonostante il ritiro non è ancora tornata la calma. Le sirene d'allarme sono infatti scattate ad Ashkelon, in altre città vicine al confine con Gaza e in Cisgiordania. Lo riportano i media israeliani. Secondo le stesse fonti, poco prima colpi di mortai erano stati sparati verso le colonie vicine al confine.

L'avvertimento. «Se Hamas viola la tregua, commette un serio errore». Lo ha detto il generale Sami Turgeman a capo del Comando sud dell'esercito israeliano. Parlando con i media vicino al confine con Gaza, Turgeman ha spiegato che le truppe «sono schierate in forza intorno alla Striscia e attorno alle comunità del sud in modo da continuare a rassicurare i residenti». Il militare ha poi invitato questi ultimi a rientrare nelle loro case.

Hamas: «Vittoria militare della resistenza ci condurrà a fine assedio di Gaza». «La vittoria militare della resistenza e la leggendaria fermezza del nostro popolo ci condurranno alla rimozione dell'assedio di Gaza»: lo ha dichiarato oggi il leader locale di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo riferisce la televisione al-Aqsa di Hamas.

In un comunicato diffuso dalla tv al-Aqsa, Haniyeh si è congratulato con il popolo di Gaza per la sua capacità di compiere sacrifici nella determinazione di raggiungere gli obiettivi fissati dal movimento. «Quello che il nemico non ha ottenuto sul campo di battaglia - ha detto Haniyeh - non riuscirà a ottenere nella battaglia politica», ossia nelle trattative del Cairo per il cessate il fuoco. L'emittente non ha finora mostrato immagini di Haniyeh, ma si è limitata a diffondere un testo scritto.

Delegazione israeliana al Cairo. «Una delegazione israeliana è arrivata al Cairo» per «una breve visita di qualche ora»: lo hanno riferito «fonti informate» dell'aeroporto della capitale egiziana.

Le fonti hanno precisato che la delegazione, arrivata con aereo privato, incontra «alti responsabili della sicurezza egiziani» per «esaminare la possibilità di una tregua» durevole a Gaza. La delegazione è composta di tre «alti responsabili israeliani» e l'incontro avviene in un posto tenuto segreto. Gli egiziani trasmettono agli israeliani le richieste formalizzate nel documento varato domenica, riferiscono le fonti riferendosi alla «posizione unificata palestinese».

Onu. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha accolto favorevolmente l'accordo per la tregua umanitaria raggiunto tra israeliani e palestinesi esortando alla «massima moderazione» e all'avvio di negoziati per un cessate il fuoco duraturo. L'accordo è stato raggiunto ieri sera al Cairo grazie alla mediazione delle autorità egiziane. A questo punto Ban ha esortato le parti a «cominciare, il prima possibile, i colloqui al Cairo per un cessate il fuoco duraturo. A questo proposito reputo positivo l'impegno della delegazione palestinese sotto la leadership del presidente (Mahmoud, ndr) Abbas». I colloqui tra le parti, ha proseguito garantendo il «pieno sostegno» dell'Onu, sono «l'unica strada per fermare le violenze che sono costate troppe vite». Nel conflitto esploso circa un mese fa si contano oltre 1.800 vittime palestinesi e l'uccisione di 64 soldati e tre civili israeliani.

Usa e l'Iron Dome. Secondo quanto riportano i media israeliani, il presidente americano Barack Obama ha firmato un progetto di legge che garantisce ulteriori 225 milioni di dollari per il sistema antimissile israeliano Iron Dome. «Gli Usa sono orgogliosi che l'Iron Dome, sviluppato in coordinamento con Israele e con fondi americani, abbia salvato innumerevoli vite umane. Il continuo appoggio bipartisan al sistema - si legge in una nota della Casa Bianca - garantisce a Israele di difendersi dal lancio di razzi e artiglieria alla luce delle persistenti minacce terroristiche.

Gli Usa sono stati chiari fin dall'inizio del conflitto che nessun Paese può sopportare l'attacco di razzi contro i civili. Gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele di difendersi contro tali attacchi. Continuiamo inoltre a invitare le autorità israeliane a prendere tutte le precauzioni possibili per prevenire vittime civili a Gaza e proteggere la popolazione civile palestinese dagli effetti degli attacchi, e continuiamo a sottolineare che tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto internazionale umanitario», conclude la nota».

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