La notizia dell'ennesima pugnalata al cuore dell'Europa è rimbalzata in pochi minuti in ogni angolo del pianeta: non c'è sito al mondo, dal Sud Africa all'Argentina, dagli Usa al Giappone, che non riporti con grande evidenza, quasi sempre in apertura, gli attacchi terroristici che hanno cosparso di sangue Bruxelles.
Un'ondata di terrore, orrore e morte che non ha bisogno di commenti e che, come in un incubo, è racchiusa nelle cifre in costante aggiornamento del numero delle vittime e dei feriti. Tutti i siti seguono minuto per minuto l'evoluzione della situazione e spesso sintetizzano in una sola immagine il senso di quello che è successo a Bruxelles, come quella delle due donne ferite e insanguinate i cui sguardi dicono più di mille parole.
Esseri umani travolti da una follia senza fine che oggi ha colpito il Belgio, lasciando in tutti la velenosa consapevolezza che nessuno può dirsi al sicuro da questo orrore. Perché la pugnalata di oggi, come è stato sottolineato, non riguarda solo l'Europa, ma tutto il mondo.
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