Archeologia, scheletri e incisioni: scoperte due nuove tombe in Egitto

Archeologia, scheletri e incisioni: scoperte due nuove tombe in Egitto
di Elena Panarella
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Giovedì 2 Aprile 2015, 15:58 - Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 20:31
Straordinarie incisioni con le immagini delle offerte agli dei, ricche di colori ancora incredibilmente vivaci a più di 4 mila anni dalla loro creazione. Ritrovate da una missione archeologica francese nel sud della importante necropoli di Saqqara, riemergono in Egitto due nuove importanti sepolture, complete di corpi e scheletri. Si tratta, annuncia il ministro delle antichità Mamdouh El Damati, di tombe appartenenti a due sacerdoti, Ankh-ti e Sa Bi, della VI dinastia del Faraone Bibi II (2240- 2150 a.C). In entrambe sono stati ritrovati scheletri dei defunti, anche se gettati in terra, cosa che denuncia il passaggio di ladri. Molto ricche risultano però le incisioni a colori, che hanno come soggetto le offerte alle divinità: carne, pollame, verdure, frutta, pane, contenitori di latte e grandi orci con l'olio.



Saqqara è una vasta necropoli situata in Egitto a 30 km a sud della città moderna del Cairo. Il monumento di maggior rilievo è la piramide a gradoni di Djoser, considerata la più antica tra le piramidi. La necropoli copre un'area di circa 7 × 1,5 km. Mentre Menfi fu la capitale del Regno Antico, Saqqara ne fu la necropoli reale almeno fino alla III dinastia. Sebbene sostituita dalla necropoli reale di Giza e, in seguito, da quella della Valle dei Re presso Tebe, rimase un importante località di seppellimento e culto per più di 3000 anni fino al periodo Tolemaico ed all'occupazione romana. Le più antiche sepolture di nobili risalgono alla I dinastia ma è solo con la II che compaiono sepolture reali tra cui quelle di Hotepsekhemwy e Ninetjer (i reperti di maggior interesse risalgono comunque alla III dinastia e comprendono appunto la piramide di Djoser).



Saqqara ospita anche un grande numero di tombe a mastaba. Essendo stato il complesso funerario coperto dalla sabbia per quasi due millenni, fino al 1924, anno della sua riscoperta, molte tombe si sono preservate intatte sia nelle strutture esterne che nelle decorazioni interne. Per lo studio della storia dell'Egitto è importante un dipinto, scoperto nel1861, in una tomba risalente al Nuovo Regno, in cui sono elencati i cartigli di cinquantasette sovrani da cui afferma di discendere Ramesse II. Solo cinquantadue nomi sono tuttora leggibili. Questo documento è spesso citato come Lista reale di Saqqara. Ma le scoperte in quest'area non finiscono mai di sorprendere.
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