Tribunale Milano, Giardiello interrogato non risponde al Gip: «è in stato confusionale»

Tribunale Milano, Giardiello interrogato non risponde al Gip: «è in stato confusionale»
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Lunedì 13 Aprile 2015, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 13:37

​Si è avvalso della facoltà di non rispondere Claudio Giardiello, l'imprenditore che giovedì ha ucciso 3 persone in Tribunale a Milano, interrogato oggi.

Lo ha spiegato l'avvocato Nadia Savoca la quale ha parlato di «stato confusionale» in cui verserebbe il suo assistito.

All'interrogatorio, davanti al giudice per le indagini preliminari di Monza Patrizia Gallucci, è presente anche il pubblico ministero Franca Macchia, mentre Giardiello assistito dall'avvocato Nadia Savoca. Sabato, durante l'udienza di convalida dell'arresto, l'immobiliarista aveva avuto un malore e, pertanto, non l'interrogatorio non era neppure cominciato. Il gip aveva comunque convalidato l'arresto, emettendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio plurimo premeditato, tentato omicidio e porto abusivo d'arma.

L'avvocato Savoca ha spiegato che, dopo gli accertamenti medici (non perizia) a cui è stato sottoposto Giardiello, gli specialisti hanno stabilito che «è cessato il legittimo impedimento» che aveva impedito all'imprenditore di rispondere alle domande dell'interrogatorio di garanzia sabato scorso.

Una volta cessato l'impedimento, quindi, Giardiello ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'avvocato non è voluto scendere nel dettaglio delle condizioni del suo assistito spiegando che Giardiello si trova «in stato confusionale».

Funerali di Stato

Verranno celebrati mercoledì i funerali del giudice Fernando Ciampi e dell'avvocato Lorenzo Claris Appiani, uccisi giovedì scorso da Claudio Giardiello al Palazzo di giustizia di Milano. I parenti della terza vittima, Giorgio Erba, avrebbero invece rifiutato i funerali solenni. È quanto si apprende all'Istituto di medicina legale di Milano, in piazzale Gorini, dove stamani si è svolta l'autopsia sui tre cadaveri.

I parenti delle tre vittime si sono presentati attorno alle 8 all'obitorio del Comune di Milano, che si trova nello stesso edificio dell'Istituto di medicina legale, per il riconoscimento delle salme. Poi il medico legale Riccardo Zoia e un collega hanno eseguito l'autopsia, nella sala nei sotterranei dell'edificio dedicata agli esami autoptici. Fernando Ciampi, Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba sono stati uccisi a colpi di pistola all'interno del Palazzo di giustizia da Claudio Giardiello, imputato per bancarotta, che dopo la sparatoria è fuggito ed è stato arrestato dai carabinieri a Vimercate.

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