Mediatrade, in Appello l'accusa chiede 3 anni e 2 mesi per Piersilvio Berlusconi

Piersilvio Berlusconi
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Martedì 8 Marzo 2016, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 11:00
Il pm di Milano Fabio De Pasquale con il ruolo di Pg al processo in appello per il caso Mediatrade ha chiesto alla corte di condannare a 3 anni e 2 mesi e a 3 anni e 4 mesi di carcere Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, accusati di frode fiscale al processo di secondo grado sul caso Mediatrade. Il Pg ha inoltre chiesto di condannare gli altri imputati a pene che vanno dai 3 anni ai 5 anni di carcere. Le pene sono le stesse proposte nel processo di primo grado. Tutti gli imputati furono assolti nel luglio 2014.

Il Pg De Pasquale ha chiesto quindi di condannare il produttore statunitense Frank Agrama a 3 anni e 8 mesi di carcere, gli ex manager Giovanni Stabilini, Daniele Lorenzano e Gabriella Ballabio rispettivamente a 4 anni di carcere e dieci mila euro di multa, 3 anni e 2 mesi e 3 anni.
Inoltre per due cittadine di Hong Kong, Paddy Chan Mei-You e Catherine Hsu May-Chun, ha chiesto rispettivamente pene di 5 e 4 anni di carcere e per entrambe una multa di 12 mila euro. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto, infine, la confisca di circa 140 milioni di euro sequestrati ai tempi dell'indagine e depositati su un conto svizzero intestato alle due donne accusate di riciclaggio. La vicenda riguarda «il giro dei diritti tv gonfiati» in Mediatrade in cui il presidente e il vicepresidente di Mediaset rispondono di una frode e gli altri imputati rispondono a vario titolo di frode fiscale aggravata dalla transnazionalità per circa 8 milioni in relazione al bilancio consolidato di Mediaset per gli anni 2006, 2007 e 2008. 
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