Cortina, sindaco accusato di turbativa d'asta: solidarietà dall'Anci

Cortina, sindaco accusato di turbativa d'asta: solidarietà dall'Anci
di Marco Dibona
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Domenica 6 Ottobre 2013, 17:56 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 17:47
BELLUNO - Dei sindaci bisogna fidarsi. Se poi ci sono accordi illeciti e sottobanco, ben vengano i carabinieri.

Per Giorgio Dal Negro, presidente Anci Veneto, la vicenda di Andrea Franceschi, sindaco di Cortina, sospeso dalla carica dal 24 aprile scorso, costretto a risiedere fuori dal suo paese dal 15 maggio, è emblematica.



Lo ha detto con chiarezza e determinazione ieri, all'assemblea dell'Associazione nazionale comuni d'Italia, riunita a Longarone, per le celebrazioni del cinquantesimo del Vajont.



Nel caso specifico di uno dei capi di imputazione, a carico di Franceschi, la turbativa d'asta, Dal Negro aggiunge: «È il sindaco che parla con le aziende fornitrici di servizi, che al bar incontra il muratore e gli chiede quanto vuole per un lavoro e garantisce che i soldi pubblici vengano spesi sul territorio, creando ricchezza e facendo funzionare le cose. E questa sarebbe turbativa d'asta? Sono le aste pubbliche a turbare il funzionamento dei territori. Sotto il milione di euro, non dovrebbero neppure esserci».
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