Per Giorgio Dal Negro, presidente Anci Veneto, la vicenda di Andrea Franceschi, sindaco di Cortina, sospeso dalla carica dal 24 aprile scorso, costretto a risiedere fuori dal suo paese dal 15 maggio, è emblematica.
Lo ha detto con chiarezza e determinazione ieri, all'assemblea dell'Associazione nazionale comuni d'Italia, riunita a Longarone, per le celebrazioni del cinquantesimo del Vajont.
Nel caso specifico di uno dei capi di imputazione, a carico di Franceschi, la turbativa d'asta, Dal Negro aggiunge: «È il sindaco che parla con le aziende fornitrici di servizi, che al bar incontra il muratore e gli chiede quanto vuole per un lavoro e garantisce che i soldi pubblici vengano spesi sul territorio, creando ricchezza e facendo funzionare le cose. E questa sarebbe turbativa d'asta? Sono le aste pubbliche a turbare il funzionamento dei territori. Sotto il milione di euro, non dovrebbero neppure esserci».
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