L'invasione dei baby venditori abusivi nelle spiagge del Sud Italia

L'invasione dei baby venditori abusivi nelle spiagge del Sud Italia
di Mirko Polisano
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Sabato 6 Agosto 2016, 14:22 - Ultimo aggiornamento: 21:57

«Cappelli, pareo». La voce di Mohamed è riconoscibile tra le migliaia urlanti e chiassose della spiaggia di Colamaio, versante ionico della Calabria. Avrà poco più di quindici anni, Mohamed e quella costa, fatta di sassi e acqua cristallina, la batte avanti e indietro ogni giorno con il suo carico di simil “Panama”, appoggiati in testa l’un sull’altro in cerca di qualche acquirente sdraiato al sole. Mohamed fa parte delle centinaia di «baby vu-cumprà» che da giugno a settembre affollano le spiagge del sud Italia. Un’infanzia violata che finisce nell’esercito di manovalanza della merce contraffatta sfruttato da organizzazioni criminali più ampie, su cui si allunga l’ombra della ‘ndrangheta. Il business frutta soldi ed è un eldorado per i clan che ci sono dietro.

 

Solo in Campania, si stima che il 60% dell’incasso è in mano alla camorra. In una calda giornata di agosto, si possono scorgere tanti Mohamed speranzosi che qualcuno compri il loro finto “Borsalino” che di certo andrà a coprire teste meno esigenti di quelle dei divi del cinema che con questo cappello hanno dettato mode e stili. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha annunciato il suo pugno duro nei confronti dei venditori abusivi e le prefetture preparano nuove strette, intensificando i controlli. Il fenomeno dei «bambini ambulanti» è molto diffuso sul lungomare calabrese e c’è già chi è pronto a ipotizzare un collegamento con i costanti flussi migratori. Adolescenti salvati dai viaggi della speranza e finiti al soldo della mala delle false griffe per poche decine di euro? È questo che le forze dell’ordine stanno cercando di stabilire. «Il fenomeno è diffuso – ha ammesso il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci- ma non credo che possa esserci una relazione con gli sbarchi. Noi abbiamo delle responsabilità per accoglierli, anche se è difficile poterli controllare e alcuni scappano».  Solo a Corigliano negli ultimi giorni sono arrivati 146 minori non accompagnati, dormono nelle scuole e al Palazzetto dello sport. A un manciata di chilometri da tutto questo, ci sono i lidi «vip» di Sibari e poco più di stanti quelli di Tropea, i panorami mozzafiato di Capo Vaticano, patria del vecchio amaro che da queste parti è un must quanto la piccante nduja, grotticelle e baie esclusive dei magnati russi e le piazzette dagli aperitivi chic.

Mohamed, intanto, avvolge il suo sacco.
Domani inizierà una nuova giornata identica e uguale a quella di oggi. Come altri è scappato da guerra e fame, tutti figli di questa pace imperfetta. Questa è la Costa degli Dei. Un dio, però, sembra essersi dimenticato di questi bambini. 

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