Spoleto, adolescente pestato da banda di baby bulli

L'inquietante episodio si è verificato in un vicolo del centro: indagini in corso

Il vicolo in cui si è verificata l'aggressione
di Ilaria Bosi
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Venerdì 5 Aprile 2024, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 22:25
SPOLETO Accerchiato e picchiato a mani nude da un gruppo di ragazzini, a quanto pare per futili motivi. È un episodio inquietante quello registrato nel pomeriggio di Pasqua in via delle Murelle, nella zona tra Piazza della Vittoria e Piazza Garibaldi, a due passi dal comando di Polizia locale. Vittima del brutale episodio è stato un ragazzino di circa 17 anni, che è poi stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato in ospedale. Il minorenne ha riportato traumi e ferite giudicati guaribili in 30 giorni. A picchiarlo, secondo quanto è emerso, è stata una banda di ragazzini, anch’essi minorenni e addirittura più piccoli di lui. Alcuni di loro, infatti, avrebbero addirittura meno di 14 anni. I motivi per cui è esploso il pestaggio non sono ancora chiari. Sull’accaduto sono in corso le indagini dei carabinieri, dove la famiglia della vittima si è recata nelle ultime ore per formalizzare la denuncia. Quello che appare certo è che il giovanissimo, non è chiaro se al momento dell’aggressione fosse da solo, si trovava nella zona di via delle Murelle, un percorso riscoperto e riqualificato una ventina d’anni fa e attualmente anche molto utilizzato come collegamento dalla Ponzianina, dove ci sono le scale mobili della mobilità alternativa, e Piazza Garibaldi, cuore pulsante della città. Un luogo che dovrebbe quindi impreziosire il centro storico, ma di cui molti lamentano un degrado crescente. Qui il ragazzino è stato avvicinato, o comunque si è incontrato con la baby gang. Alcuni conoscenti riferiscono che l'adolescente sarebbe stato accerchiato da 6/7 ragazzini, che dopo una breve discussione hanno iniziato a picchiarlo. Una violenza inaudita, che sarebbe proseguita fino a quando la vittima è riuscita a divincolarsi e a scappare verso Piazza Garibaldi, dove ha chiesto aiuto a un agente della Polizia Locale. L’agente, oltre a prestargli soccorso, ha allertato il 118, che ha subito inviato un’ambulanza sul posto. Quello che è accaduto subito dopo è più difficile da ricostruire. Resta un dubbio: in quei frangenti nessuno si è trovato a transitare in quella via? Oppure qualcuno ha visto, ma non è intervenuto? Sta di fatto che gli aggressori, sul momento, non sarebbero stati individuati, né risultano richieste di intervento al numero unico di emergenza 112. Facile ipotizzare, quindi, che mentre il vigile e l’ambulanza si prendevano cura del minorenne ferito, gli altri siano riusciti facilmente ad allontanarsi, facendo perdere le proprie tracce. Inutile appellarsi alle telecamere: nonostante la presenza dei cartelli, infatti, in quel punto come in gran parte del centro storico, sono ancora fuori uso.  L’agente ha subito allertato anche i congiunti del picchiato, che l’hanno ovviamente subito raggiunto. In ospedale, il 17enne è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, che hanno spinto i sanitari a formulare una diagnosi di 30 giorni. Con grande preoccupazione e comprensibile spavento, la seconda fase di questo fatto gravissimo e i cui contorni sono ancora da chiarire, si è svolta nella caserma dei carabinieri, dove il padre della vittima si è recato per raccontare quanto subito da suo figlio e formalizzare la denuncia. Il racconto del ragazzino, che almeno di vista a quanto pare conosceva i suoi aggressori, sarebbe stato sufficientemente articolato. Tanto che, come avviene in questi casi, è subito scattata la segnalazione alla procura presso il Tribunale dei minorenni, a Perugia. Sono in corso tutte le attività investigative finalizzate a risalire agli autori della vile aggressione. Alcuni di loro, come detto, sarebbero addirittura minori di 14 anni, quindi non imputabili. Spetterà pertanto alla procura dei minori valutare le singole posizioni ed, eventualmente, assumere i provvedimenti più adeguati. La vicenda, come è facile immaginare, è subito circolata negli ambienti degli adolescenti, filtrando anche sui social. Quello registrato nella domenica di Pasqua in via delle Murelle non sarebbe, peraltro, un episodio isolato, seppure le conseguenze siano già gravi di altri. C’è chi denuncia spesso, infatti, la presenza sospetta di gruppi di ragazzini in alcuni vicoli del centro, che in più di un’occasione avrebbero offeso, nella migliore delle ipotesi, chi gli ha fatto notare comportamenti scorretti.
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