Ponte di Genova, l'allarme di Cantone: «Lacune nel decreto, la Mafia può infiltrarsi»

Ponte di Genova, l'allarme di Cantone: «Lacune nel decreto, la Mafia può infiltrarsi»
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 09:41 - Ultimo aggiornamento: 11:17

L'appello di Raffaele Cantone arriva in piena polemica sui ritardi della ricostruzione del ponte di Genova. «Quella di cui ci occupiamo è certamente una delle più grandi commesse dell'ultimo periodo» e «nell'obiettivo di garantire al Commissario regole certe, in puro spirito di collaborazione istituzionale, ritenendo prioritario l'obiettivo della ricostruzione del Ponte, mi spetta il compito di sollevare qualche dubbio e perplessità sull'impianto del decreto».

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Lo ha rilevato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone in audizione sul dl Genova di fronte alle commissioni Trasporti e Ambiente della Camera.

 

 


Nel decreto Genova «la deroga a tutte le norme extrapenali comporta anche la deroga al Codice antimafia e alla relativa disciplina sulle interdittive». Lo ha rilevato il presidente dell'Anac Raffaele Cantone in audizione alla Camera, segnalando una «lacuna» del testo.

«Non ritengo - ha detto Cantone - di dover sottolineare i rischi insiti in tale omissione, soprattutto perché vi sono molte attività connesse alla ricostruzione (dal movimento terra allo smaltimento dei rifiuti, ad esempio) in cui le imprese mafiose detengono purtroppo un indiscutibile know how».

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