“London calling” per Giorgia Meloni. Non solo l’iconico Downing street numero dieci, abitazione del primo ministro britannico Rishi Sunak, il viaggio londinese della premier si è infatti arricchito anche di diversi momenti privati tra l’archivio di Margaret Tatcher, una visita alla blindatissima Westminster e la mostra di San Francesco alla National art gallery ancora chiusa al pubblico. Per di più con un’appendice di due giorni, dopo un ricevimento all’ambasciata previsto per oggi a pranzo, con la figlia Ginevra e il compagno Andrea Giambruno.
La visita a Westminster prima dell'incoronazione di Carlo
In particolare la visita all’Abbazia - avvenuta ieri - è tenuta in gran considerazione perché avviene proprio ad una settimana dall’incoronazione di Re Carlo III.
Ad accompagnare la premier lo stesso Sunak che, inoltre, ha fatto in modo che per Meloni si aprissero le porte della National gallery (diretta da un italiano) e in particolare della mostra su San Francesco che sarà inaugurata tra dieci giorni. Infine dopo il pranzo con oltre 300 imprenditori presso la residenza dell’ambasciatore italiano per spingere il Made in Italy Oltremanica, la premier riceverà il premio Grotius, da un importante think tank di politica estera, il centro studi Policy Exchange, per aver onorato «posizioni in difesa dell’ordinamento internazionale basato sul diritto». Terminati gli appuntamenti ufficiali, Meloni dovrebbe concedersi qualche ora in famiglia.
Tant’è che lo stesso Sunak, accogliendola all’ingresso di Downing Street, si è premurato di chiedere come stesse andando il “tour” londinese della famiglia. «Sei qui anche con tua figlia? Che bello» si infatti distingue dal labiale.