Nordio al congresso Anm: «L'indipendenza della magistratura non è un principio negoziabile»

Parla il ministro della Giustizia al congresso dell'Associazione Nazionale Magistrati a Palermo

Nordio: «L'indipendenza della magistratura non è un principio negoziabile, separazione delle carriere è un percorso lungo»
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Maggio 2024, 11:51 - Ultimo aggiornamento: 12:24

«L'indipendenza della magistratura giudicante e requirente è un principio non negoziabile. Una contiguità col potere esecutivo è inimmaginabile. Resta però il problema della separazione delle carriere». Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo al 36esimo congresso dell'Associazione Nazionale Magistrati in corso a Palermo.

«Ci sono diffrenze nelle nostre posizioni, lo sappiamo tutti, e spesso sono state espresse anche in termini severi. - ha detto Nordio, ricordando le tensioni con l'Anm su diversi temi relativi alla giustizia - Io accetto il dissenso che è il sale della democrazia.

Tutte le critiche sono benvenute, a meno che non travisino gli atti». «Mai mi sognerei di entrare in conflitto con la magistratura io che sono stato magistrato per 40 anni e ho svolto il mio lavoro credo con dignità e onore», ha concluso.

Giustizia, il giurista Fiandaca: «Le carriere separate? La democrazia non è a rischio»

Giustizia, Francesco Petrelli: «Doppio Csm e carriere separate, questa deve essere la volta buona»

«Nessuno ha mai pensato che un'eventuale riforma, come quella che gli elettori ci hanno incaricato di fare, possa vulnerare la democrazia né tantomeno l'indipendenza della magistratura requirente o giudicante. Questo non significa affatto che le cose sono già state scritte o irrimediabilmente decise. Noi, sempre nei limiti franche di leale collaborazione, senza retropensieri o riserve mentali, le cose che vorremmo fare le diciamo. Quelle che possiamo fare insieme cercheremo di farle», ha proseguito.

«La separazione delle carriere dei magistrati è nel programma elettorale. È sicuramente un percorso lungo perché richiede una revisione costituzionale. Sarà fatta nel principio della dichiarazione di Bordeaux. È la stessa dichiarazione di Bordeaux che prevede una netta distinzione tra pubblico ministero e giudice. Ma essa stessa prevede, e per me è un principio non negoziabile, che via sia una assoluta indipendenza del pubblico ministero nei confronti di qualsiasi autorità, a cominciare dal potere esecutivo. Questo è un dogma non trattabile per me».

È intervenuta al 36esimo congresso di Anm anche Elly Schlein, sottolineando «la ferma contrarieretà» del Pd alla separazione delle carriere dei magistrati. La segretaria del Pd ha poi aggiunto: «Noi riteniamo che la separazione delle carriere, oltre a non risolvere i problemi della giustizia, sia l'anticamera della sottomissione dei magistrati all'Esecutivo e comprometta il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA