Antonio Morese andò via da giovane da Sant'Agata di Puglia, paese di 1.800 anime in provincia di Foggia, da cui prese il nome d'arte di Tony Santagata, diventato famoso in Italia e all'estero grazie alle sue grandi doti artistiche. E a circa due anni dalla sua morte, avvenuta all'improvviso il 5 dicembre del 2021 quando aveva 85 anni, il suo paese natìo gli ha dedicato la piazza principale che porterà il suo nome. Santagata è stato molto popolare, in particolare negli anni '70 e '80. Cantante, cantautore, compositore, conduttore radio e tv, cabarettista molto noto a Roma, protagonista di tante trasmissioni tra cui 'A come agricolturà e Canzonissima. È stato tra i fondatori della Nazionale attori, della quale è stato capocannoniere, che oggi gli ha reso omaggio cantando davanti alla sua tomba a Sant'Agata.
L'omaggio
Lo ha fatto intonando un brano della sua storica canzone 'Squadra grandè: «Con gli amici a perdifiato in libertà.
Santagata è sepolto vicino al figlio Francesco Saverio, scomparso all'età di 50 anni nell'agosto del 2020. Ed è con gli amici del loro unico figlio che Giovanna Isola lavora alla biografia del marito perché «emerga ancor più la immensa carica umana che Tony aveva». Nel corso della sua carriera Santagata ha scritto, oltre alle hit 'Quant'è bello lu primm'ammorè e 'Lu maritiellò, anche sei opere musicali moderne. La più nota è Padre Pio Santo della speranza, eseguita in Vaticano nell'aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, 'Padre Pio ho bisogno di tè, è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del santo. Il sindaco di Sant'Agata di Puglia, Pietro Bove, spiega che «Tony merita il massimo perché ha dato il massimo a questa terra. In questa giornata manifestiamo a Tony l'onore e la gratitudine per tutto quello che ha fatto per la nostra comunità».