Tatuaggio mania, Italia record, ma c'è chi si pente. Ema Stokholma: «Non fateli, io li cancellerò» L'errore di Ariana Grande

Negli Stati Uniti sempre più richieste di rimuoverli

Tatuaggio mania, Italia record, ma c'è chi si pente. Ema Stokholma: «Non fateli, io li cancellerò» L'errore di Ariana Grande
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Tatuaggi e tatuati ovunque, con disegni e frasi di ogni tipo, colore o grandezza: anche in Italia c'è chi ne colleziona all'infinito, ricoprendosi da capo a piedi, ma c'è anche chi, dopo un po', come la conduttrice Ema Stokholma, si pente cercando in tutti i modi di rimuovere quell'inchiostro ormai indelebile dalla propria pelle: «Nascondono il corpo - dice - vi consiglio di non farli. Io cercherò di toglierli».

In base alle stime degli addetti ai lavori, infatti, in Italia oltre un adulto su tre sfoggia un disegno sulla pelle, nero o a colori. Dipende dalle preferenze. Secondo Unioncamere, che registra il boom di attività salite a oltre 6mila, tre volte di più del periodo pre pandemia, almeno 7 milioni di italiani hanno scelto di incidere qualcosa sulla loro pelle. Seguono Svezia e Stati Uniti. E la pelle così va a far da sfondo a nomi, a momenti da ricordare o semplicemente a immagini che colpiscono l'attenzione.

L'ANALISI

Da uno studio di Preply che ha analizzato la presenza dei tattoo sui social e nelle ricerche online, in vetta alla classifica dei tatuaggi più popolari ci sono i nomi, con oltre 298.000 hashtag di Instagram e oltre 2,6 milioni di ricerche all'anno su Google. 

Il nome, in genere è quello di un figlio, di un partner o di un genitore.

Al secondo posto ci sono le singole lettere, ad indicare spesso anche qui l'iniziale di un nome, con un totale di 2,2 milioni di post su Instagram e ricerche su Google. Al terzo posto si piazzano invece le citazioni, ben più impegnative sia per l'estensione del tatuaggio sia per la scelta della frase da scrivere cercando di evitare errori. Le citazioni raggiungono infatti gli 87.400 post su Instagram e le 896.640 ricerche annuali su Google. Al quarto posto ci sono poi le parole, presenti in 87.400 post di Instagram: ottengono 535.200 ricerche annuali su Google.

C'è poi chi decide di tatuarsi un testo intero ed è questo il tatuaggio che si posiziona al quinto posto tra le preferenze con 150.320 risultati totali su Instagram e su Google. 


Ma non basta scegliere la frase o la scritta, per molti è importante anche scegliere la lingua che possa fare effetto nel vederla tatuata sulla pelle. E non a caso la più quotata è il giapponese che con i suoi particolari segni grafici raggiunge oltre 231.240 ricerche su Google all'anno. E' evidente che a conquistare le preferenze dei tatuati sia il fascino della scrittura orientale rispetto al semplice alfabeto. Seguono il cinese e l'arabo. 

Ad aver scelto, e quindi ad aver reso popolare, un tatuaggio in arabo ci sono celebrità come Selena Gomez, Angelina Jolie e Rihanna. Seguono i tattoo in latino, in coreano, greco, francese e spagnolo. Ma anche l'italiano ha il suo appeal visto che si posiziona al 9° posto con 19.080 ricerche annuali ogni anno in tutto il mondo. Anche il persiano è in grande espansione sulla pelle dei tatuati, visto che registra il maggiore aumento di popolarità con un aumento della domanda del 312% di anno in anno. Preply ha esaminato i volumi di ricerca per i diversi tatuaggi dei Vip per rivelare le celebrità con la maggiore influenza nell'ambito dei tatuaggi: stravince Ariana Grande con 1.328.760 ricerche google associate ai suo tattoo.

Ma i rischi di cadere in errore non mancano: proprio le ricerche per i tatuaggi di Ariana Grande hanno raggiunto infatti il picco nel 2019, quando i fan si sono accorti di un errore di traduzione sul suo tatuaggio in lingua giapponese, dedicato al suo album "7 rings". Il tatuaggio era stato tradotto erroneamente "shichirin", vale a dire "piccola griglia per barbecue" in giapponese. Un errore grossolano, difficile però da correggere quando l'inchiostro raggiunge diversi strati di pelle. E così in molti casi, dopo l'entusiasmo arriva il pentimento: sempre più persone chiedono, infatti, come potersi liberare di quella parola scritta male o di quel disegno che proprio non si sopporta più.

Il Paese con il maggior numero di pentimenti per i tatuaggi è gli Stati Uniti con oltre un milione di ricerche online ogni anno per rimozioni o correzioni di tatuaggi. In Italia la capolista è Milano con le sue 6.720 ricerche all'anno per cancellare un tattoo, seguono Roma e poi Torino.
 

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