Angelina Jolie attaccata dal padre Jon Voight per le sue posizioni su Israele: «Sono deluso da lei, non capisce»

Per l'84enne l'attrice non comprende che l'obiettivo di Hamas di «annientare la terra degli ebrei»

Angelina Jolie attaccata dal padre John Voight per le sue posizioni su Israele: «Sono deluso da lei, non capisce»
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Lunedì 6 Novembre 2023, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 8 Novembre, 00:58

È scontro a distanza fra l'attore Jon Voight e la figlia Angelina Jolie, che ha di recente condannato la risposta di Israele agli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre. L'84enne non usa mezzi termini e risponde con un video su Instagram: «Sono molto deluso dal fatto che mia figlia, come tanti altri, non abbia alcuna comprensione dell'onore di Dio, delle verità di Dio», dice parlando a favore di telecamera con sullo sfondo la bandiera degli Stati Uniti.

Si dice quindi «deluso» in particolare dal fatto che sua figlia non capisca a suo avviso l'obiettivo di Hamas di «annientare la terra degli ebrei».

«L'esercito israeliano deve proteggere la sua terra, il suo popolo.

Questa è guerra. Non sarà quello che pensa la sinistra, la situazione non può essere civile adesso». Una posizione durissima la sua e una visione molto netta sulle ragioni di Israele che argomenta per oltre tre minuti di video. Fino a chiedere alla figlia attrice di rivalutare la sua opinione sul ruolo di Israele nella guerra: «Hamas e l'inganno che è il suo governo stanno distruggendo il loro stesso popolo», afferma, esaltando d'altro canto il «grande eroismo» del popolo ebraico, davanti alle tante tragedie nel corso della Storia, dall'Olocausto al recente «Olocausto di Hamas».

Cosa ha detto Angelina Jolie sulla guerra in Israele

In un post Instagram di qualche giorno fa, Angelina Jolie - che è anche inviata speciale Onu - aveva scritto: «Gaza è stata per quasi due decenni una prigione a cielo aperto e sta ora diventando rapidamente una fossa comune». Aggiungendo: «Il 40% dei morti sono bambini, le cui famiglie sono state uccise. Mentre il mondo guarda e con l'attivo sostegno di diversi governi, milioni di civili palestinesi sono collettivamente puniti mentre sono privati di cibo, medicine e aiuti umanitari. Rifiutando la richiesta di un cessate il fuoco umanitario e bloccando il Consiglio di Sicurezza dall'imporne uno a tutte e due le parti, i leader mondiali sono complici di questi crimini».

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