Tia, solleciti “pazzi” il Comune sbaglia pure l'indirizzo pec

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Sabato 4 Ottobre 2014, 06:08
IL CASO
Sono 4.000 circa i solleciti di pagamento inviati dal Comune di Latina per la Tia 2010, quelli che stanno scatenando l'ira dei cittadini che hanno in gran parte regolarmente pagato e si trovano costretti a inviare le quietanze via mail, fax o direttamente agli sportelli di piazza del Popolo per dimostrare di aver saldato. Ora è emerso un nuovo problema segnalato da alcuni cittadini che hanno inviato copia dell'avvenuto pagamento attraverso la Pec, la posta elettronica certificata, si sono visti tornare indietro la mail e con grande stupore hanno letto il messaggio: è stato rilevato un errore, l'utente non esiste. Ma come è possibile che non esista la Pec scritta nero su bianco sui solleciti? All'ufficio Tributi spiegano che è stato un problema legato a un doppio indirizzo mail iniziale e assicurano che il problema è limitato a pochi utenti. Di fatto chi ha utilizzato l'indirizzo servizio.tia@pec.comune.latina.it, si è visto il messaggio di posta elettronica rifiutato dal sistema, l'indirizzo giusto - stando al sito del Comune - è ufficio.tia@pec.comune.latina.it
Errori ai quali è necessario porre rimedio, altrimenti si ricreeranno gli stessi disagi anche alle prossime scadenze, vale a dire il pagamento Tia 2012 e 2014. I 4.000 solleciti di pagamento hanno un valore totale di 4,5 milioni di euro, probabilmente anche qualcosa in più, gli utenti che non faranno pervenire la ricevuta di pagamento saranno ovviamente considerati morosi. A quel punto partiranno gli accertamenti veri propri, con notifica attraverso raccomandata, quindi, nel caso l'utente non paghi, partiranno i ruoli coattivi. Nelle prossime settimane si saprà quindi quale parte dei 4,5 milioni è stata regolarmente pagata e quale parte corrisponde invece a utenti morosi. Una cosa è certa, il pagamento della Tia 2010 è stata un banco di prova difficile per il Comune e ha creato disagi e malumori ai cittadini.
Monica Forlivesi
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