Summer Festival a Sabaudia, inchiesta chiusa: tre indagati

Summer Festival a Sabaudia, inchiesta chiusa: tre indagati
di Monica Forlivesi
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Martedì 5 Dicembre 2023, 12:28

Quel festival non si doveva fare, almeno non a Campo di Marte. Per il maxi evento di Rds è stata apertura un'inchiesta e ci sono tre indagati. Ma facciamo un passo indietro. A fine giugno l'annuncio del concerto: due giorni a ritmo di musica, il 30 giugno e il primo luglio, approda a Sabaudia una delle sei tappe della seconda edizione dell'Rds Summer Festival. Viene allestito un grande palco in centro a Sabaudia, esattamente nell'area alle spalle del Comune, sarà un successo: eventi, musica live, dj set. Sul palco nomi del calibro di Neomi, Tiromancino, Irama e Rkomi ma anche Leo Gassman. Viene allestito un vero e proprio villaggio, l'evento sarà un successo.

Un mese più tardi il festival finisce sotto indagine del Nipaaf, il Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale dei carabinieri di Latina. I militari acquisiscono dallo Sportello unico attività produttive del Comune di Sabaudia la documentazione sull'autorizzazione rilasciata che, sono le prime indiscrezioni, sarebbe carente del nulla osta del Parco del Circeo e della valutazione d'incidenza ambientale. Quei concerti hanno portato nella zona Campo di Marte, area sottoposta a tutela, diverse decine di migliaia di persone. Per l'autorizzazione è stato necessario riunire la commissione provinciale locali pubblico spettacolo, che recepisce i nulla osta dai vari enti coinvolti. Tra questi enti c'è anche il Parco del Circeo, chiamato a dare le proprie prescrizioni. Del nulla osta del Parco, tuttavia, non c'è traccia nella documentazione acquisita al Suap, così come non ci sarebbe traccia della Vinca, valutazione d'incidenza strategica, propedeutica al rilascio dell'autorizzazione.
L'argomento è oggetto anche di un acceso scontro in consiglio comunale a Sabaudia tra il vice sindaco Giovanni Secci, delegato alla cultura, e l'opposizione che chiedeva chiarimenti sulla Vinca. Non solo: «L'Ente Parco attualmente non può rilasciare nulla osta - ribadì il presidente Giuseppe Marzano - mancando il direttore da ormai oltre due anni». Il direttore infatti è una figura chiave nel rilascio di questo tipo di pareri. Siamo a fine luglio, nel frattempo le indagini proseguono, le carte analizzate e l'iter ricostruito, ora la Procura ha chiuso le indagini, tre gli indagati in concorso: la dirigente responsabile del settore patrimonio, demanio e attività produttive del Comune, il responsabile del procedimento relativo al rilascio dell'autorizzazione e la legale rappresentante della società che ha organizzato l'evento. Viene contestato il rilascio dell'autorizzazione, il 30 giugno scorso, in zona sottoposta a vincolo archeologico e senza la prescritta autorizzazione dell'autorità preposta. E la realizzazione del palco di 10 metri per 12 con quattro torri alte 7 metri e la copertura con strutture metalliche, oltre al maxi schermo, banconi bar, gonfiabili, insomma l'intero villaggio in zona Parco nazionale del Circeo senza il prescritto nulla osta dell'Ente Parco.
 

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