Sara non ce l'ha fatta, aveva solo 17 anni e tutta la vita da costruire: studiava, frequentava il liceo Scientifico, ed era una sportiva, giocava da tanti anni a volley. Proprio mentre andava a scuola l'incidente che avrebbe cambiato tutto, che avrebbe interrotto la sua vita. Da due settimane era ricoverata in prognosi riservata al policlinico Gemelli di Roma, dove lottava tra la vita e la morte dopo il terribile incidente del primo marzo. Era in scooter insieme a suo fratello gemello sulla strada Litoranea, nei pressi di Borgo Sabotino, a Latina. Ieri la notizia terribile, Sara è morta, avrebbe compiuto 18 anni ad aprile.
Era ricoverata da quella mattina terribile, non erano ancora le 8 quando lo scooter Honda SH con a bordo i due fratelli che stavano andando a scuola aveva tamponato una 600 sulla Litoranea, con il giovane alla guida che aveva perso il controllo del mezzo rovinando insieme a sua sorella sull'asfalto bagnato dalla tanta pioggia che stava cadendo.
«Infinito dolore, infinita tristezza, infinito senso di disagio; infinita rabbia, infinito senso di impotenza, infinite immagini del tuo sorriso, infinite domande alle quali non c'è risposta» ha scritto l'Asd Cosmos Volley Latina, società nella quale Sara giocava, per comunicare la terribile notizia: «Infinito sarà il tuo ricordo ogni volta che entreremo in una palestra. Fai buon viaggio piccola Sara, un viaggio che non avresti mai dovuto fare ora. Un angelo in più nel cielo». Enorme lo sgomento nel mondo della pallavolo pontina, in città e a Borgo Sabotino, dove la famiglia della giovane è molto conosciuta e che, attraverso un'associazione del posto, ha fatto richiesta al Commissario prefettizio di proclamare il lutto cittadino.
Il dirigente del liceo Scientifico G.B. Grassi, Vincenzo Lifranchi, ha dichiarato commosso: «La notizia della morte di Sara ha scosso profondamente tutta la nostra comunità. Nella scuola abbiamo a che fare ogni giorno con la vita complicata e bellissima dei nostri ragazzi ed è per questo difficile poter anche solo concepire l'idea che una ragazza così giovane, attiva, sportiva, studiosa, non ci sia più. Cercheremo di accompagnare gli amici e i compagni di Sara nella ricerca di risposte a questa tragedia così profonda. Tutta la nostra comunità scolastica si stringe attorno alla famiglia Pellizzon, con vivo cordoglio, partecipazione e ogni genere di disponibilità sia necessaria».