Scuola, nuove regole in vigore da domani: le preoccupazioni di dirigenti e sindacato

Scuola, nuove regole in vigore da domani: le preoccupazioni di dirigenti e sindacato
di Francesca Balestrieri
3 Minuti di Lettura
Domenica 6 Febbraio 2022, 09:15

Questi che ci prepariamo ad affrontare sono giorni di passaggio per il mondo della scuola, per la quale, da domani entreranno in vigore le nuove regole decise dal Governo. Le principali misure contenute nel decreto prevedono una radicale semplificazione e servono per limitare al minimo l'uso della didattica a distanza o integrata. Quali sono dunque queste misure, e saranno davvero semplificative per la scuola? «Al momento il Ministero ancora non ci ha inviato le linee operative e dunque le applicheremo solo quando saranno disponibili, fino ad allora valgono le regole precedenti - spiega la dirigente dell'Istituto comprensivo Emma Castelnuovo Cristina Martin - Anche perché non devono essere recepite solo da noi, ma anche dalla Asl con la quale avevamo un incontro nei giorni scorsi, ma che è stato rinviato proprio alla luce delle nuove norme. La cosa che posso dire è che non credo ci sarà uno sgravio per le scuole, ma per le famiglie. A noi spetterà anche controllare lo stato vaccinale dei bambini nel caso in cui si verifichino contagi, e se già è complicato alle medie, lo sarà ancora di più con gli alunni più piccoli», spiega.


I CONTROLLI
E infatti le regole prevedono che non ci sarà più la dad per i vaccinati (salvo alle materne dove si va comunque tutti in dad al quinto caso) e questo comporterà il controllo del certificato vaccinale da parte della scuola, mentre la quarantena sarà ridotta a cinque giorni dai dieci precedenti, per i non vaccinati. Chi si è invece sottoposto alla vaccinazione, resterà a casa solo se si ammalerà di Covid e in caso di contagi in classe, per tutti gli studenti che abbiano concluso il ciclo vaccinale, siano guariti o esenti dalla vaccinazione, si attiverà l'autosorveglianza, quindi potranno continuare a stare a scuola.


Per i non vaccinati la quarantena - in quanto contatti di positivo - scatta al secondo contagio per medie e superiori ma soltanto al quinto per le classi di scuole materne ed elementari.

E questo ha suscitato non poche polemiche. La Gilda insegnanti di Latina sostiene che «con le nuove direttive la didattica mista sarà all'ordine del giorno, perché i casi di positività tra gli alunni sono quotidiani. La Ddi, come più volte denunciato, non consente di svolgere regolarmente le lezioni discriminando tra studenti in presenza e altri in Dad. L'inclusività scolastica, che dovrebbe essere l'obiettivo prioritario da raggiungere, in questo modo non esiste. Questa tipologia di insegnamento, cui i docenti sono ormai obbligati, continuerà a non funzionare - sottolinea la coordinatrice Patrizia Giovannini - perché mancano gli strumenti fondamentali per poterla svolgere, ovvero reti informatiche adeguate».


TAMPONI
Tra le nuove norme anche quella che riguarda i tamponi. Non è più necessario il certificato medico e scompare il doppio tampone (il T0 e il T5) al quale erano costretti i bambini più piccoli. Per chi, durante il periodo di autosorveglianza, avesse sintomi compatibili con il Covid è addirittura possibile verificare lo stato di salute con un tampone fatto a casa: in quel caso basta l'autocertificazione del genitore per rientrare in classe: «Non so immaginare cosa accadrà. In realtà ci è già successo che qualcuno si presentasse con una autocertificazione dicendo di aver fatto il tampone a casa - dice la Martin - non sarà facile gestire questo ulteriore aspetto con le famiglie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA