Nasce il cammino dell'olio, attraverserà quattro comuni pontini: percorso nelle antiche terre dei Papi

Nasce il cammino dell'olio, attraverserà quattro comuni pontini: percorso nelle antiche terre dei Papi
di Luigi Biagi
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Domenica 11 Dicembre 2022, 17:13

A promuovere l'olio e il territorio delle province di Latina e Frosinone ci penserà un progetto finanziato dalla Regione. È stato chiamato Il cammino dell'olio nelle antiche terre dei Papi e si concretizzerà nella costituzione di una Dmo, cioè un'organizzazione senza fini di lucro che si occuperà di gestire le strategie collegate alla promozione turistica del territorio. L'idea è nata dal comune di Boville Ernica, nel frusinate, e ha coinvolto i comuni di Sonnino, Priverno, Prossedi, Maenza, Giuliano di Roma, Amaseno e Anagni. Accanto agli enti locali ci saranno associazioni, aziende, istituti scolastici e organizzazioni di produttori. Sui territori dei comuni coinvolti verranno installate indicazioni turistiche e pannelli informativi con lo scopo di valorizzare la produzione agroalimentare. A legare i paesi pontini a quelli ciociari sarà la storia, in particolare l'azione dei Papi del Settecento e dell'Ottocento nella valorizzazione agricola dell'area sud dello Stato Pontificio. «Lo spirito è quello di ripercorrere una sorta di percorso ideale dei Papi, dalla Cattedrale di Anagni all'Abbazia di Fossanova afferma Luciano De Angelis, sindaco di Sonnino.

«Sarà un percorso di promozione turistica e agroalimentare aggiunge De Angelis - di stimolo verso tutti coloro che apprezzano l'alimentazione a chilometro zero». Entro fine mese i comuni dovranno costituire la Dmo, che sta per Destination Management Organization. «La prospettiva è di attrarre più persone possibili afferma De Angelis - promuovendo il territorio a livello turistico e agroalimentare, facendolo conoscere per la produzione dell'olio d'oliva e collegandolo con l'organizzazione dei muri a secco, che sono diventati un paio d'anni fa patrimonio dell'Unesco».

Per farlo i comuni hanno a disposizione circa cinquantaquattromila euro di fondi regionali, ai quali dovranno aggiungere quindicimila euro di risorse proprie. Tra gli enti che hanno aderito al progetto ci sono: la provincia di Frosinone, l'Accademia delle Belle arti di Frosinone e il Conservatorio Licino Refice, il Liceo Sulpicio di Veroli, l'Istituto Bragaglia di Frosinone e la sezione agraria dell'Istituto Teodosio Rossi di Priverno, l'associazione Capol di Latina, l'associazione Città dell'Olio, l'associazione Borghi più belli d'Italia e l'azienda olearia Sperlonga di Priverno. Proprio quest'ultima ha un ruolo non marginale nel raccontare all'estero il territorio ciociaro e pontino. L'azienda ha infatti registrato il marchio L'Olio dei Papi, con il quale punta a identificare il territorio con l'opera di promozione dell'olivicoltura avviata da Papa Pio VI nel Settecento. L'obiettivo è veicolare all'estero la produzione olearia locale tramite una figura, quella dei Papi, che tutti nel mondo conoscono. Il marchio, da qualche tempo promosso in Olanda e negli Stati Uniti, cerca così di colmare un vuoto nello storytelling dell'olio pontino e ciociaro, fondandolo sulla promozione dell'agricoltura attuata dai Papi dei secoli scorsi.

I pontefici sovvenzionarono gli agricoltori con un paolo la moneta di allora per ogni olivo messo a dimora.

In pochi anni, soprattutto a Sonnino e Priverno, gli oliveti proliferarono, fino ad arrivare alla piantumazione di 200.000 nuovi alberi, che ancora oggi costituiscono il patrimonio olivicolo del sud del Lazio. Questa storia è oggi identificata in un marchio, al quale l'oleificio ha affiancato un disciplinare di produzione e un sistema di approvvigionamento che vuole garantire la filiera corta. L'organizzazione di produttori Le Badie si occupa infatti della produzione, del controllo dell'origine e della qualità e riconosce un prezzo minimo garantito ai produttori.
 

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