Mare marrone o verde, ecco di chi è la colpa

Mare marrone o verde, ecco di chi è la colpa
di Vittorio Buongiorno
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Venerdì 11 Agosto 2023, 10:12

Abbiamo detto ieri che le acque lungo la costa pontina sono pulite e assolutamente balenabili come è emerso dalle ultime analisi Arpa effettuate sui prelievi del 4 agosto scorso.

Ma vale la pena tornare su quei dati che ci dicono molte cose sul nostro mare e sui suoi problemi.
La prima cosa che balza agli occhi è la temperatura. I prelievi sono stati fatti il quattro agosto scorso a metà mettina e praticamente lungo tutta la costa pontina, da Latina a Minturno la temperatura è di 27 gradi (con i picchi di 27,6 di Minturno, e 26 si Circeo e Terracina). Purtroppo, come sta accadendo in tutto il Mediterraneo il mare pontino non è mai stato così caldo. Anche questo ha influito sulle condizioni delle acque pontine. Sempre pulite, in alcuni casi accettabilmente pulite, ma così torbide, a volte verdognole, a volte marroni, ma quasi mai trasparenti come eravamo abituati a vederle.

LE SPIEGAZIONI

L'inquinamento da colibatteri non c'entra, dunque. La colpa è piuttosto nella «intensa proliferazione di alghe microscopiche (fitoplanctoniche o fitobentoniche), che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all'inizio dell'inverno - spiega la dirigente dell'Arpa laura Aguzzi nella sua relazione - Dovuta principalmente alle condizioni climatiche favorevoli e alla disponibilità di nutrienti (azoto e fosforo nelle acque marine), potrebbe essere responsabile anche delle colorazioni anomale delle acque marine (verde, giallo, marrone,), soprattutto nei casi di fioritura algale a carico di alcune specie particolari».
L'Agenzia regionale per l'ambiente indica tre esempi collegando l'alga a una colorazione: il «Prorocentrum triestinum (acque di colorazione verde), Fibrocapsa japonica (acque di colazione marrone), Tenuicylindrus belgicus (acqua torbida e schiume), Alexandrium pseudogoniaulax (schiume e mucillagini)».
In effetti i risultati delle analisi confermano l'abbondanza di fioriture algali su tutta la costa di Tenuicylindrus belgicus, con valori molto alti a Terracina dove è risultata essere pari al 69% del fitoplancton totale e a Formia pari al 71% (e che ovunque oscilla tra il 30 e il 50%); mentre la Scrippsiella acuminata è stata trovata in abbondanza solo a Fondi.
Consoliamoci con i coliformi fecali ovunque ampiamente nei nei limiti. In realtà anche qui, spiccano alcuni casi. Mentre quasi ovunque la presenza di escherichia coli e enterococchi è sotto ai 10 MPN/100 ml, a Fondi, a Sant'Anastasia i secondi balzano a 42, a Minturno Monte d'Argento a 99 e a Formia (Gianola) addirittura a 238. Direte: su 19 punti di prelievo una minima percentuale e comunque nei limiti di legge, ma pur sempre un campanello d'allarme così come il mese scorso aveva segnalato Goletta Verde puntando il dito sulle acque scaricate da fiumi e canali.
Va sottolineato però che a Formia anche le analisi dei mesi scorsi avevano segnalato a maggio un picco pari a 87, mentre lo scorso anno per tutta l'estate i valori erano rimasti sotto i 10.

I PRECEDENTI

Stesso problema a Minturno dove ad aprile i valori dell'escherichia coli erano addirittura pari a 1091 , mentre lo scorso anno erano rimasti sempre sotto i 10.Sul "portale acque" del ministero della Salute è comunqule possibile seguire passo passo l'evoluzione della situazione lungo tutta la costa e vale la pena di rammentare, quanto alle schiume avvistate più volte e in più punti che l'Arpa « sconsiglia di immergersi direttamente nelle schiume, anche per le eventuali presenza di fioriture di specie fitoplanctoniche potenzialmente tossiche» .
 

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