La polizia analizza i referti dell'ospedale a caccia di stalker

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Sabato 15 Novembre 2014, 06:13
SICUREZZA
Un'analisi discreta ma attenta; una tutela silenziosa ma al tempo stesso accurata. Tutto per contrastare i delitti in materia di violenza sulle donne, e soprattutto lo stalking, con un sistema nuovo: l'esame dei certificati medici del pronto soccorso dell'ospedale Goretti. È qui, presso il posto fisso di polizia, che avviene, "con cautela e discrezione", si fa sapere dalla Questura del capoluogo pontino, la valutazione di tutti i certificati medici di donne che raggiungano l'ospedale per farsi medicare ferite, anche lievi, o abrasioni, o ematomi anche solo superficiali. Troppo spesso, infatti, gli episodi di violenza sulle donne, soprattutto tra le mura domestiche, o di stalking, restano non detti; un silenzio che deve essere rotto, e per questo nasce l'iniziativa. I certificati medici, così valutati, saranno trasmessi dal posto di polizia dell'ospedale alla Questura stessa, dove sarà uno staff specializzato a farsi carico di contattare le pazienti, per comprendere se, dietro una ferita, possa esserci qualcosa di ancora più profondo. Proprio per spezzare il silenzio, la divisione anticrimine valuta con attenzione i reati sentinella, come percosse o lesioni lievi, per procedere contro i quali è necessaria la querela della vittima. La Questura di Latina annuncia l'iniziativa del monitoraggio dei certificati inserendola in un più ampio quadro relativo al nuovo strumento, l'ammonimento, che può essere emanato su richiesta della vittima o da segnalazione non anonima, nei confronti dello stalker, cui viene intimato di interrompere le attività persecutorie, per non incorrere in conseguenze più gravi. L'ammonimento, che ha un percorso più rapido rispetto alla denuncia penale, è stato emanato 10 volte dal Questore di Latina nel 2014, e 35 volte da quando lo strumento è stato creato. Tra i tipi di soggetti ammoniti, figurano coniugi separati, ex fidanzati, amici che pretendono qualcosa di più, ma non mancano anche molestie condominiali.
Andrea Apruzzese
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