Jefferson, quel gol a Palermo e il nerazzurro nel cuore

Jefferson, quel gol a Palermo e il nerazzurro nel cuore
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Agosto 2021, 05:00
CALCIO, SERIE C
Sono passati quasi otto anni, ma certe giornate non si dimenticano. Perché affrontare al Barbera' il Palermo non capita certo tutti i giorni, figuriamoci batterlo contro ogni pronostico. Erano altri tempi, una categoria diversa, ma quel ricordo oggi aiuta a pensare positivo, a credere in una nuova impresa, anche quando tutto sembra dire il contrario. Il Latina domenica torna nella tana dei siciliani per l'esordio in serie C, con una condizione non ancora ottimale, ma con entusiasmo e fiducia. Il Palermo è una delle formazioni più blasonate del girone C, in coppa Italia ne ha rifilati quattro al Picerno e contro il Latina tenterà di dimenticare quel 24 novembre 2013, la giornata in cui Ghezzal e Jefferson ribaltarono l'iniziale vantaggio rosanero firmato Hernandez. Era un Latina che viaggiava spedito nel primo campionato di serie B e che, al termine di quella stagione, avrebbe sfiorato la serie A con Breda in panchina. Di tempo ne è passato, ma il brasiliano Jefferson quella gara la ricorda come fosse ieri: «Il successo di Palermo diede lo slancio al nostro gruppo, venivamo già da partite importanti, ma grazie a quella vittoria cambiarono anche le ambizioni. Capimmo che potevamo fare qualcosa di grande e fu così, peccato solo non essere riusciti a completare l'opera con la finale play off con il Cesena, il più grande rimpianto della mia bellissima esperienza in nerazzurro». Quella rete da attaccante di razza permise al centravanti sudamericano di imporsi dopo una partenza complicata: «Inizialmente con Breda non avevo molto spazio, quel giorno in Sicilia non era a disposizione Jonathas, ma io e Ghezzal giocammo un'ottima gara, un trampolino di lancio non indifferente per la mia annata». Fu impresa vera contro un Palermo che poi volò in serie A e, a otto anni di distanza, i pontini sono chiamati ad un'altra gara di spessore: «Non conosco bene la squadra allestita quest'anno, so però che ci sono giovani interessanti, che hanno entusiasmo. E proprio questa voglia di emergere potrebbe essere un'arma vincente nell'esordio in C, anche noi partimmo sfavoriti eppure alla fine riuscimmo a conquistare i tre punti in palio con i rosanero. Auguro ai nerazzurri di poter fare un bel risultato e una stagione positiva». Latina gli è rimasta dentro e qualche giorno fa c'è stato anche un contatto con il club di Terracciano: «Sono legato alla città, voglio bene alla maglia nerazzurra e l'immagine della festa promozione dalla C alla B la custodisco gelosamente. Devo essere sincero, il mio procuratore ha parlato con la dirigenza pontina, ero e sono ancora disposto a venire incontro al club, ma è chiaro che si deve trovare un giusto equilibrio. Non so se ci sia ancora questa possibilità, ma sarebbe bello ritrovarsi un giorno».
Davide Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA