«Cas, nel 2023 previste 140 ispezioni»

Il Prefetto
di Vittorio Buongiorno
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 10:13

«Per il 2023 è pronto un piano che prevede 140 ispezioni nei tre centri di accoglienza e nei 70 appartamenti che ospitano i migranti nella nostra provincia». Lo ha detto ieri il prefetto Maurizio Falco preannunciando il coinvolgimento di tutti i sindaci del territorio.


«Subito dopo che è scoppiato il caso che ha visto coinvolta la cooperativa Karibu e il Consorzio Aid avevamo stabilito di rinforzare le ispezioni su tutti i centri - racconta il rappresentante del Governo - tanto che abbiamo anche chiuso un centro dove sono stati trovati topi, imponendo lavori immediati al proprietario, ma per il nuovo anno i controlli saranno ancora più stretti, 140 quelli ordinari oltre a verifiche straordinarie in caso di segnalazioni. Ma attenzione, l'obiettivo non è spaventare il mondo della cooperazione, non possiamo immaginare il settore dell'accoglienza senza di loro, dobbiamo però fare in modo che non si perda mai di vista lo scopo sociale del loro lavoro».


Un riferimento neppure troppo velato agli stipendi che si erano assegnati i vertici della Karibu. «Quando è esploso il caso abbiamo cercato di capire, rinforzato i controlli e aperto le porte agli investigatori della Guardia di Finanza e agli ispettori del Ministero dell'Interno. Siamo i primi a volere chiarezza».
Ma i prefetto non si nasconde che alcuni dei problemi sono stati aggravati da questi ultimi due anni drammatici. «Anche per le cooperative l'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime ha pesato. Proprio come la pandemia ha complicato il nostro lavoro. Ricordiamoci che per quasi due anni anche noi come tutto gli uffici abbiamo lavorato in smart working, solo per tre nostri uffici c'è stata la deroga per la presenza, il gabinetto, l'ordine pubblico e la protezione civile» racconta Falco.


GUERRA ALLE INFILTRAZIONI
Malgrado ciò molte le cose fatte. «Ben diciassette interdittive in due anni e altre che sono in itinere. L'obiettivo, attraverso un utilizzo puntuale ma equilibrato di questo strumento, è bloccare il trasformismo aziendale di chi usa facce pulite per inquinare l'economia e accedere ai fondi statali. Ma ci poniamo anche il problema di chi lavora in queste aziende sotto verifica, per questo, sulla scorta della normativa valuteremo la possibilità di forme intermedie di prevenzione con l'accompagnamento di esperti sui singoli contratti. Soprattutto oggi, dobbiamo avere la certezza che i fondi del Pnrr arrivino a persone con requisiti in ordine».
Un tema, quello del Piano nazionale di ripresa e resilienza, strettamente legato alla grandi opere. «Questa provincia ha un bisogno non più rinviabile di infrastrutture viarie - dice il prefetto Falco - L'incredibile numero di incidenti, l'ultimo proprio oggi, ci dice che lo sviluppo deve andare di pari passo con la sicurezza e non solo per le grandi arterie, ma anche nelle città, bisogna mappare i punti critici e intervenire con semafori, nuovi sensi di marcia, limiti di velocità più stringenti».


Urgono interventi anche per il dissesto idrogeologico. «Dobbiamo fare i conti con gli eventi estremi, siamo stati orgogliosamente vicini al sindaco e alla vicesindaca di Itri nel convincere le famiglie a lasciare le case quando l'allerta meteo lo richieda e la Regione ha intervenire d'urgenza».


I COMUNI COMMISSARIATI
Per chiudere questo difficile 2022 un pensiero va anche all'impegno profuso nei comuni retti da commissari prefettizi dopo lo scioglimento delle amministrazioni locali. «Avere tanti commissari e sub commissari impegnati nei Comuni ha significato anche un aggravio del lavoro qui in Prefettura per questo mi sento di ringraziare tutti per gli sforzi profusi. Non siamo un'amministrazione dell'attesa, dobbiamo partorire decisioni immediate che entrano nelle case e nella vita delle persone. Ma è il nostro lavoro, cerchiamo di interpretarlo essendo meno burocrati e più serventi».

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