Si è improvvisamente assentato dal suo posto di lavoro, al Comune di Fondi, per trasferirsi a Bayahibe, uno splendido villaggio di Santo Domingo, «per curare le crisi depressive e di panico» di cui soffre. Ma il Comune, dopo aver avviato un procedimento disciplinare, lo ha licenziato per le assenze ingiustificate.
Il caso è finito davanti al giudice del tribunale del Lavoro: il dipendente ha infatti deciso di impugnare il licenziamento sostenendo di non aver potuto difendersi adeguatamente dalle accuse perché nessuno gli aveva comunicato l'avvio del procedimento disciplinare e il licenziamento.
Il giudice Viola Montanari ha dato ragione al Comune di Fondi, rappresentato dall'avvocato Fabio Tonelli, confermando la legittimità del licenziamento del dipendente e respingendo il suo ricorso. I certificati medici inviati dal dipendente sono stati contestati dal Comune perché non conformi alle disposizioni dell'Inps e privi del visto dell'ambasciata italiana a Santo Domingo. Inoltre il licenziamento è stato impugnato ben oltre il termine previsto di 60 giorni.
«Il Comune - spiega l'avvocato Fabio Tonelli - ha inviato la documentazione nel luogo di residenza del ricorrente, dove risiedevano anche i suoi familiari, persone quindi abilitate alla ricezione degli atti. Il dipendente non aveva provveduto a comunicare al Comune l'eventuale cambio di residenza secondo la procedura contrattualmente prevista».
Una fuga terapeutica ai Caraibi per curare la depressione che, si spera, avrà avuto i suoi effetti positivi, ma che di certo è costata cara al dipendente comunale. Oltre ad aver perso il lavoro, l'uomo infatti non avrà neppure il pagamento degli arretrati e dell'indennità sostitutiva del preavviso in quanto, come scrive il giudice nella sentenza, «stante l'assenza ingiustificata dal servizio durante il periodo di preavviso era disposta la sospensione cautelare dal servizio e dalla retribuzione».
Marco Cusumano
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