Non si è rassegnato alla fine della loro storia d'amore, per questo l'avrebbe perseguitata, ma per lui, il presunto stalker, è finita male perché i carabinieri lo hanno arrestato.
La storia arriva da Castrocielo, dove i carabinieri della Stazione di Aquino, diretti dal capitano Fabio Imbratta e dal maresciallo Sergio Parrillo, hanno arrestato un 59enne del posto, poiché ritenuto responsabile del reato di "atti persecutori" , il cosiddetto stalking.
Gli accertamenti effettuati dai militari operanti, scaturiti dalla denuncia - querela formalizzata ieri mattina dalla figlia della donna perseguitata residente a Castrocielo, hanno permesso di verificare che l'uomo aveva reiterato condotte violente e persecutorie nei confronti della ex convivente e della denunciante.
Per questo i carabinieri intervenuti hanno arrestato il 59enne che, poco dopo, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, come disposto dal magistrato di turno alla procura della repubblica di Cassino.
Già oggi, con ogni probabilità, assistito dal suo legale di fiducia l'avvocato Gianluca Giannichedda comparirà dinanzi al giudice per la convalida. In quella sede potrà difendersi dalle accuse che gli vengono mosse.
Un nuovo caso di stalking, dunque, reato che, insieme a quelli indicizzati nel pacchetto di norme contro la violenza di genere, nella giurisdizione del Tribunale di Cassino almeno in fase d'indagine, come disposto dal procuratore capo Mario Mercone, ha una corsia preferenziale di trattazione. Ciò per eliminare quanto più possibile lo stato di disagio e soggezione delle vittime. Per questo lo scorso anno c'è stato un aumento esponenziale dei casi denunciati. Questo anche attraverso la collaborazione con gli enti territoriali, in maniera specifica i Comuni, e le associazioni a tutela delle vittime, come i centri antiviolenza.
Vin. Car.