Banche, la Bce apre il fronte liquidità

Banche, la Bce apre il fronte liquidità
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Venerdì 7 Novembre 2014, 05:48
IL MONITORAGGIO
ROMA E' come se la Bce volesse chiudere la stalla per impedire che i buoi scappino. Da qualche giorno, e cioè subito dopo la diffusione degli esiti degli stress test, Francoforte marca stretto tutte le banche. Con cadenza quotidiana (entro le 18) gli istituti hanno l'obbligo di trasmettere alla direzione finanza di Eurotower il proprio livello di liquidità, vale a dire la disponibilità immediatamente utilizzabile per fronteggiare qualunque evenienza. Il pressing viene vissuto come una prosecuzione del grande lavorìo che da novembre 2013 fino al 26 ottobre di quest'anno ha mobilitato centinaia di dirigenti di ogni singola banca negli stress test. A questo si aggiunge l'impegno a completare il piano sul capitale da parte anche degli istituti che hanno superato gli esami: piano che va restituito a Francoforte insieme a tutte le misure adottate da gennaio a settembre. L'iniziativa di questi giorni sulla liquidità adottata dalla vigilanza vuole scongiurare il rischio di un altro caso come quello della banca inglese Northern Rock fallita a settembre 2007, un anno prima del crac Lehman, per l'impossibilità di restituire ai correntisti i loro depositi. Il monitoraggio riguarda le 131 banche che, da martedì scorso, sono passate sotto la Vigilanza diretta della Bce anche se, in realtà, a Francoforte tengono sotto stretta osservazione prima di tutte le 13 banche che non hanno superato gli esami sugli attivi (aqr) e gli stress test: Mps, Carige più una irlandese, una belga, una portoghese, tre greche, due slovene e un'austriaca.
C'è da dire che tra le informazioni richieste per gli stress tes non era richiesto il livello di liquidità. I nuovi controlli si spiegano con il fatto che nei primi giorni di questa settimana, a seguito della diffusione delle indicazioni sulle carenze di capitale (9,52 miliardi in tutto) 4 o 5 fra gli istituti bocciati si sarebbero trovati a dover respingere non poche richieste di ritiro dei depositi.
TITOLI LIQUIDI E DEPOSITI
Di fronte a questo timore - provocato da discutibili modalità di comunicazione degli esiti dei test e dal fatto che l'esercizio era congegnato per un modello di banca universale tipico degli istituti del nord Europa, differente da quello di banca commerciale degli istituti italiani - la Bce ha deciso di avere giorno per giorno il polso della situazione. Le banche devono perciò compilare un report prestampato: in esso devono essere specificate quantità, maturity dei titoli (cioè la scadenza) e ammontare.
Le voci si riferiscono ai titoli considerati liquidi: titoli di Stato e titoli di società quotate. Si tratta di titoli che possono essere subito smobilizzati e trasformati in moneta contante da utilizzare nel caso in cui l'intermediario abbia necessità di liquido. Il modulo, simile a un tabulato excel, chiede anche di precisare i depositi detenuti presso la Banca centrale e quelli presso altre banche (indicando il nome e da quanto tempo dura il deposito); infine, i denari contanti custoditi nei propri caveau.
Rosario Dimito
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