Flop della fregata danese nel Mar Rosso, il rapporto segreto: «Problemi ai radar e al sistema missilistico»

Una missione dietro la quale si celano alcune ombre

Flop della fregata danese nel Mar Rosso, il rapporto segreto: «Problemi ai radar e al sistema missilistico»
di Fausto Caruso
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Aprile 2024, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 15:46

Pochi giorni fa la Marina reale danese ha pubblicato un comunicato stampa riguardante l’intervento della fregata Iver Huitfeldt, impegnata nel pattugliamento del Mar Rosso. «Il 9 marzo, intorno alle 04:00, la nave danese ha rilevato diversi droni Houthi e li ha distrutti, insieme alle armi a bordo, prima che raggiungessero i loro obiettivi», informa la nota ufficiale. Un successo ampiamente documentato dalle forze armate danesi (Forsvaret): un video pubblicato sui social mostra l’equipaggio di Iver Huitfeldt impegnato nell’abbattimento di due droni, mentre il Forsvaret afferma che la nave, ora in navigazione verso casa, ne ha distrutti complessivamente quattro.

Israele e l'attacco a Damasco, la minaccia dell'Iran: «Si pentirà». Ecco dove può colpire (e i nuovi fronti)

Messaggio interno

Una missione di successo, dunque, dietro la quale però si celerebbero alcune ombre. Secondo il sito danese Olfi, specializzato in tema di difesa, la fregata ha dovuto affrontare diversi problemi nell’implementazione dei suoi armamenti, difficoltà che hanno messo a repentaglio l’operazione e la nave stessa.

Sono infatti emersi rapporti secondo cui il sistema di gestione del combattimento dell’Iver Huitfeldt e i radar associati hanno riscontrato gravi carenze durante il recente dispiegamento della nave, al punto da impedire temporaneamente il lancio dei missili RIM-162 Evolved sea sparrow missiles (Essm). Stando a quanto riferito da Olfi, anche le munizioni in dotazione per i due cannoni da 76 mm della fregata non si sono rivelate efficienti, tanto da essere inutilizzabili.

Il sito danese è stato il primo a riferire dei problemi accaduti a Iver Huitfeldt, rivelando un messaggio interno del comandante della nave, Kommandørkaptajn Sune Lund. La Forsvaret ha avviato un’indagine su quanto accaduto alla nave, al momento non conferma le anticipazioni di Olfi. L’Iver Huitfeldt ha prestato servizio poco meno di tre mesi a sostegno della missione Operation Prosperity Guardian guidata dagli Stati Uniti per proteggere le spedizioni internazionali da missili, droni kamikaze e altri attacchi da parte di militanti Houthi sostenuti dall’Iran nello Yemen. Nel rapporto inviato ai suoi superiori, Kommandørkaptajn Lund ha segnalato intoppi al radar Active phased array (Apar), prodotto da Thales Nederland nei Paesi Bassi, nonché al sistema di gestione del combattimento C-Flex messo a punto dalla danese Terma. L’esatta natura del problema non è chiara, ma secondo quanto riferito ha impedito alla nave di utilizzare i suoi missili terra-aria a corto e medio raggio Essm per circa trenta minuti. Stando all’analisi di Kommandørkaptajn Lund si tratterebbe di criticità già note, almeno a un certo livello, ma a suo parere ignorate per anni poiché «non considerate urgenti».

Il precedente

La Iver Huitfeldt non è la prima nave da guerra europea ad avere problemi durante le recenti operazioni di difesa dalle minacce Houthi nel Mar Rosso. La fregata classe Hessen Type 124 Sachsen della Marina tedesca ha erroneamente lanciato due missili SM-2 contro un drone statunitense MQ-9 Reaper, rimasto intatto solo perché l’attacco non ha funzionato come previsto per ragioni ancora non chiare. Come ha sottolineato in un approfondimento The Warzone, l’incidente dell’Hessen ha svelato le complessità dell’ambiente operativo nelle acque del Mar Rosso, nel quale incrocia un gran numero di navi militari e aerei che operano sotto molteplici strutture di comando. L’Hessen, per esempio, non fa parte dell’operazione Prosperity Guardian coordinata dagli Stati Uniti, ma rientra in una missione separata gestita dall’Unione europea con gli stessi obiettivi di base denominata Operazione Aspides.

In base a quanto riferito, l’MQ-9 statunitense su cui la nave tedesca ha sparato stava svolgendo un’operazione antiterrorismo statunitense nella regione estranea agli interventi internazionali per difendere le rotte marittime dagli attacchi Houthi. I problemi che l’Hessen prima e ora l’Iver Huitfeldt hanno mostrato, sottolineano gli analisti, sollevano anche ulteriori dubbi sulla preparazione di molte Marine e forze armate europee in generale. Per la maggior parte dei Paesi che oggi operano nel Mar Rosso, questa è la prima volta da decenni - se non addirittura dalla fine della Seconda guerra mondiale - che si trovano ad agire in un ambiente di combattimento marittimo in cui è necessario essere preparati ad affrontare minacce reali e quotidiane. In passato le fregate della classe Iver Huitfeldt sono state impiegate in missioni antipirateria, ma si trattava di operazioni di intensità molto inferiore. E hanno anche contribuito al pattugliamento dello strategico stretto di Hormuz, che collega il Golfo Persico e il Golfo di Oman, tuttavia senza la necessità di sparare nemmeno un colpo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA