«Women fashion power»: quando l'abito fa la leader

L'abito comunica. Avevate dubbi?
2 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Ottobre 2014, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 17:08

LONDRA- «Women fashion power». Un nome che è tutto un programma. Si chiama così la mostra in programma al Design Museum di Londra dal prossimo 29 ottobre al 26 aprile 2015, che racconta come le donne più influenti dell'ultimo secolo e mezzo, dalla politica allo spettacolo, abbiano usato la moda per definire e migliorare la propria posizione lasciando traccia di sé nella storia e anche nei guardaroba di oggi. Venticinque protagoniste della scena internazionale hanno contribuito al racconto prestando un proprio outfit e condividendo il proprio stile. Si va da una Top della passerelle come Naomi Campbell alla cantante Skin, dalla principessa Charlene di Monaco all'antropologa Genevieve Bell, oggi vicepresidente di Intel Labs e secondo Elle tra le 3 donne più influenti al mondo in fatto di tecnologia. E poi l'avvocato dei diritti civili Shami Chakrabarti, l'italiana Livia Firth (produttrice cinematografica molto impegnata per la sostenibilità ambientale e sociale, nonché moglie dell'attore Colin), la stilista Vivienne Westwood e la signora della moda londinese Joan Burstein (la prima ad ospitare una collezione di John Galliano nella sua boutique Browns), il sindaco di Parigi Anne Hidalgo e Thea Green, fondatrice del colosso Nails Inc. E ancora, il direttore della Serpentine Gallery Julia Peyton-Jones, la giornalista della BBC Kirsty Wark, la fondatrice dell'impero del luxury online net-à-porter Natalie Massenet e Qiong-er Jiang, direttore artistico del brand cinese Shangxia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA