Al Met c'è Punk: Chaos to Couture: annullata l'installazione di Vivienne Westwood

Al Met c'è Punk: Chaos to Couture: annullata l'installazione di Vivienne Westwood
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Venerdì 3 Maggio 2013, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 13:59

NEW YORK - Al via dal 9 maggio fino al 14 agosto nelle sale del Metropolitan Museum di New York, la mostra PUNK: Chaos to Couture, una rassegna organizzata dal Costume Institute
dedicata al punk e all’influenza che questo movimento ha avuto nel corso degli anni nell’alta moda. Dalla nascita nel 1970 sino ai giorni nostri: circa 100 pezzi di fashion design maschili e femminili e abiti punk vintage che si contrappongono al recente Haute Couture e prêt-à-porter che hanno, specie negli ultimi tempi, preso in prestito alcuni simboli d’eccellenza del mondo punk. Basti pensare alle borchie, alle cerniere o alle spille da balia. Ma una celebre opera che ritrae Vivienne Weestwood non sarà più esposta nell’attesa mostra, perché bloccata dal veto di Anna Wintour. Sembra infatti che la Wintour, co-presidente della manifestazione, abbia deciso di eliminare l’opera ritraente Vivienne Weestwood senza veli sin dal consueto Met Ball d’inaugurazione. Stando a quanto riportato dal Daily Mail, la scultura (che sembra dovesse rappresentare la stilista 72enne senza veli), «nonostante rappresenti uno dei punti di forza di Punk: Chaos To Couture è stata tolta dall’esposizione». L'opera d'arte doveva essere interattiva, con gli ospiti che potevano scegliere le immagini da proiettare sulla scultura, ma la Wintour ha posto il veto definendola sembra una «distrazione inutile». La mostra prevede un percorso multimediale, vestiti animati da video musicali d’epoca ed è organizzata per temi. Ognuna delle sette gallerie omaggia una icona punk a ispirazione della moda, come Blondie, Richard Hell, The Ramones, Patti Smith e Malcolm McClaren. Tra i fashion designer in mostra, nomi illustri quali: Thom Browne, Christopher Bailey (Burberry), Hussein Chalayan, Francisco Costa (Calvin Klein), Christophe Decarnin (Balmain), Dior, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, John Galliano, Nicolas Ghesquière (Balenciaga), Karl Lagerfeld (Chanel), Helmut Lang, Martin Margiela, Alexander McQueen, Franco Moschino e Miuccia Prada, Gareth Pugh, Zandra Rhodes, Hedi Slimane (Saint Laurent), Joseph Thimister, Riccardo Tisci ( Givenchy), Gianni Versace e molti altri ancora.

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