Il viso sorridente di Alessia, nella foto in cima alla chiesa, faceva da sfondo alla bara bianca ricoperta di fiori candidi. La nebbia avvolgeva l'intera cittadina, deserta e silenziosa. Pochi i commenti, molte le lacrime. Il parroco, don Piero Pellegrini, visibilmente scosso, ha voluto ricordare le parole le parole del fratello, Emanuele, scritte sul suo profilo Facebook in questi giorni, prima di iniziare la propria omelia.
«Martedì scorso -ha esordito don Piero- la chiesa era piena di ragazzi e ragazze venuti a pregare per un miracolo. Oggi siamo qui per salutare Alessia. Avremo preferito mille volte il miracolo della vita, ma Alessia non è sparita “ora vive insieme agli angeli” (citando le parole dei compagni di classe di Alessia). Potremo vivere con rabbia questa tragedia, ma a cosa servirebbe. Preferiamo guardare il suo acronimo, riportato nel retro del santino ricordo, che inizia con allegra. Per noi adesso Alessia è una domanda: dove sei in questo momento? Noi ti vorremmo qui sorridente come nella foto. Sei entrata presto nel regno di Dio».
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