«Era solo un gioco, non avevo alcuna intenzione di farle del male», aveva spiegato al giudice l'imputato che, in quella stessa occasione, sotto gli effetti psicoattivi del medicinale associato ad alcol in una sorta di 'delirio noir', si era anche autoinferto delle ferite con lo stesso cacciavite.
Florio aveva stretto al collo la giovane ma si era fermato quando lei aveva detto basta e poi l'aveva accompagnata in ospedale. Solo il deposito della motivazione della sentenza potrà chiarire le ragioni dell'assoluzione.
La Procura aveva sollecitato una condanna a due anni e dieci mesi di carcere per tentato omicidio e l'assoluzione per l'aggressione ad un ragazzo preso per il collo la stessa sera. La famiglia della ragazzina non si è costituita parte civile nel giudizio abbreviato.
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