Rifiuti e inquinamento: maxisequestro del Noe al porto di Fano

Rifiuti e inquinamento: maxisequestro del Noe al porto di Fano
di Jacopo Zuccari
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Sabato 28 Maggio 2016, 17:16
FANO (Pesaro e Urbino) – Blitz dei carabinieri del Noe nell’area portuale. Nella giornata di venerdì sono stati passati al setaccio i cantieri e gli scali per il rimessaggio di yacht e imbarcazioni da pesca. Al termine dell’operazione i carabinieri hanno posto sotto sequestro un’area complessiva di 3.500 metri quadrati. All’operazione hanno partecipato i carabinieri del comando provinciale di Pesaro e Urbino, insieme ai colleghi del Noe (nucleo operativo ecologico) di Ancona unitamente al personale dell’Ispettorato provinciale del lavoro e all’Arpam che hanno messo in atto una serie di controlli amministrativi e di attività di polizia giudiziaria nei confronti di alcune aziende. Le verifiche hanno portato alla scoperta di gravi violazioni in materia ambientale e di tutela del lavoro. Nello specifico – hanno reso noto i carabinieri del comando provinciale di Pesaro Urbino - è risultato che talune delle ditte controllate non hanno rispettato le normative in materia di gestione di rifiuti speciali pericolosi costituiti da materiale risultante dall’attività di manutenzione, riparazione e rimessaggio di yacht e navi da pesca. Nel corso delle operazioni sono state sequestrate aree di cantieri pari a 3.500 metri quadrati prospicienti la zona demaniale, risultate inquinate dal materiale predetto nonchè attrezzature varie e rifiuti pericolosi e non per circa 10 tonnellate. Il personale dell’Ispettorato del lavoro ha inoltre identificato un dipendente non in regola in una delle ditte. Sono soggetti ad ulteriori accertamenti le posizioni lavorative di parte del personale trovato sui luoghi di lavoro.
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