Finalmente, dopo anni di corteggiamento, l’avvocato Guidumberto Chiocci, presidente dell’Ente Concerti, è riuscito nel colpaccio. «Ma precisiamo subito - dice Chiocci - che questo sogno è stato possibile grazie all’unione delle forze tra Ente Concerti, il Comune che ha subito capito l’importanza dell’evento, e l’Amat». Un sogno «nato da una particolare congiunzione di eventi». Primo fra tutti, quello del recente abbandono di Muti dell’Opera di Roma tra le mille polemiche che ancora non accennano a placarsi. L’addio all’orchestra dell’Urbe ha lasciato libere alcune date nell’agenda del Maestro. E da Pesaro si è subito partiti all’attacco. L’altra sera, alle 20, è arrivato il sì definitivo. «Non è stato semplice - racconta Chiocci - nel giro di pochissimo, il vacuum nell’agenda di Muti si è subito riempito. Quelle giornate lasciate libere dopo il divorzio dall’Opera di Roma, sono state immediatamente rimpiazzate da impegni pregressi. C’era libero il 16 dicembre, ma Muti è rimasto in forse fino all’ultimo perché il giorno prima ha un concerto a Cremona sempre con la Cherubini. Ho detto al suo manager che tra Cremona e Pesaro ci sono appena tre orette di distanza. E insomma, alla fine ha detto di sì». Muti era stato nelle Marche anni fa ma solo ad Ancona per l’inaugurazione del Teatro delle Muse. A proposito invece del cartellone per il concerto pesarese, la scaletta è ancora top secret. Si parla forse della Quinta sinfonia di Ciaikovskij. «Ed è anche probabile - riprende Chiocci - che il discorso con Muti si possa allargare. E’ da tempo che chiediamo al Maestro di venire a Pesaro, questa volta pianista, in occasione del compleanno di Rossini. E questa occasione d’oro potrebbe realizzarsi nel 2016, per il 146 anniversario della morte del Cigno pesarese».
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